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CALVAIRE regia di Fabrice Du Welz

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KOMMANDOARDITI     5½ / 10  26/03/2010 18:13:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ultimamente, forse un pochino in ritardo, sono venuto a conoscenza di una certa frenesia creativa divampata tempo fa nella cinematografia horror francofona. Alquanto incuriosito e galvanizzato ,anche grazie ad entusiastiche recensioni lette un po' in giro, ho deciso di regalarmi una full-immersion nello splatter d'oltralpe recente. I titoli in questione : ALTA TENSIONE,A L'INTERIEUR,FRONTIERS-AI CONFINI DELL'INFERNO,MARTYRS e appunto CALVAIRE. Pur essendo totalmente diversi l'uno dall'altro, i primi quattro film posseggono ,come minimo comune denominatore, l'estrema crudezza delle immagini, impregnate di un debordante esibizionismo gore. Per CALVAIRE invece il regista belga Fabrice Du Welz opta per una rappresentazione della violenza meno "en plein air",preferendo la strada del vedo e non vedo tanto cara all'horror esangue degli anni '90. L'intenzione naturalmente era quella di amplificare il sadismo e la crudeltà della "via crucis" a cui il personaggio principale viene ,suo malgrado, costretto. Laurent Lucas ,cantante bohemienne alquanto stucchevole, dopo un'amena serata canora presso un ospizio di campagna, l'indomani mattina riparte col suo furgone alla volta della successiva tappa lavorativa,ignaro però della tremenda esperienza che di li a poco patirà...La trama volutamente essenziale,il furgone in panne,il patologico microcosmo tutto al maschile della comunità isolata sono elementi che non possono non ricondurci a pellicole imprescindibili quali UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA o NON APRITE QUELLA PORTA. Come Boorman e Hooper, il regista Du Weltz imprime alla sua opera una personale e lodevole impronta personale,dilatando i tempi e prendendosi cura nel descrivere personaggi,luoghi ed atmosfere ma , a visione conclusa, il senso prevalente è quello dell'insoddisfazione...Da un lato c'è la palese inverosimiglianza di una vicenda forzatamente trasposta dal retrogrado sud degli Stati Uniti al nientepopodimenochè evolutissimo e laico Belgio : se la storia di una piccola famigliola di cannibali aveva significato nelle desolate ed immense distese texane, non può assolutamente stare in piedi quella ,addirittura, di una intera cittadina deviata celata nello strettissimo perimetro belga!!! Dall'altro lato c'è poi la velleitaria vacuità di alcune citazioni,come ad esempio quella del banchetto serale tra vittima e carnefici : se in TEXAS CHAINSAW MASSACRE questa scena cruciale aveva una valenza di allucinatoria regressione infantile , qui diviene banale intermezzo tra una violenza e e l'altra!!! Per quanto riguarda il titolo ,il desiderio dell'autore era probabilmente quello di creare un parallelismo con la Passione biblica, tramite un protagonista, però, con alcunchè di parvenza messianica(nonostante il suo casto rifuggire le avance sfacciate di anziane ed infermiere varie!)....un tentativo coraggioso ma ,francamente, troppo ambizioso. Da segnalare la partecipazione di Philippe Nahon(meglio apprezzato in ALTA TENSIONE) e dell'icona sexploitation(e oltre..!) Brigitte Lahaie,stagionata ma sempre affascinante. Tirando le somme, CALVAIRE, pur coi suoi macroscopici difetti, riesce a risultare molto più efficace e singolare di prodotti mainstream senza senso come FRONTIERS o il brutto remake di NON APRITE QUELLA PORTA(ad opera di Marcus Nispel). Confidiamo in Fabrice Du Weltz...
bulldog  18/04/2010 06:56:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto che mi hai chiamato ti rispondo.
Hai scritto 10000 righe dove hai detto tutto e non hai detto assolutamente nulla, scusami ma mi ricordi il Joker con le tue analisi.

La tua unica spiegazione del perchè questo film secondo te è insufficiente è stata:

"... se la storia di una piccola famigliola di cannibali aveva significato nelle desolate ed immense distese texane, non può assolutamente stare in piedi quella ,addirittura, di una intera cittadina deviata celata nello strettissimo perimetro belga!!! "

E dunque?Questi sono i tuoi canoni per giudicare un film?
Potevi perlomeno provare a descriver le sensazioni che ti ha trasmesso in 2 righe invece di fare una minirece senza midollo.

P.S: curiosità, come mai questo nickname bellico?
Dai su
KOMMANDOARDITI  18/04/2010 12:42:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso di essermi spiegato a sufficenza sulla non originalità del film in questione.Avendone visti a bizzeffe di pellicole di questo tipo , sinceramente mi aspettavo qualche guizzo originale in più......
Comunque ripeto che lo considero nettamente superiore ad opere senza alcun perchè ,quali FRONTIERS ed il remake del film di Hooper.
I film vanno giudicati anche mettendo in risalto le incoerenze e le inverosimiglianze presenti all'interno : è assurdo pensare che in territorio belga possa esistere una comunità isolata di degenerati senza che nessuno se ne sia mai accorto...! Non stiamo patlando di una regione vasta ed inesplorata come il sud degli Stati Uniti o la Siberia!
Il film di Hooper del 74 aveva senso e potenza devastante proprio in virtù del suo calare l'orrore nella realtà quotidiana di una sperduta zona desertica texana : il Male non era più raffigurato come un qualcosa di mostruoso ed "extra-umano" ma veniva ad assumere fattezze concrete e realistiche(appunto la famiglia di Leatherface).
Poi la scena del banchetto mi è sembrata una citazione troppo azzardata : nell'originale Marilyn Burns veniva sottoposta ad un torura psicologica fatta di scherni e prese in giro dal chiaro sapore infantile; ad una lettura psicologica, quello che lei subisce è un vero e proprio "lavaggio del cervello" , che la riconduce ad uno stadio primordiale......è questo "ritornare" che le da la forza di ribellarsi e gettarsi fuori dalla finestra.
Mi rendo conto della spiegazione arzigogolata ma in giro,leggendo anche pareri di vari psicologi e sociologi,ho notato che questa lettura non è per nulla campata in aria.Perciò mi ha dato molto fastidio vedere un passaggio così pregno di significato venire sprecato in maniera superficiale da Fabrice Du Weltz.
Queste(per te ) bazzecole ....azzo se ne hanno di peso sul giudizio finale.....mica son bruscolini...!
Comunque il mio intervento su MARITI non voleva assolutamente essere uno sfottò quindi se per caso te la sei presa senza alcuna ragione, sappi che non era nelle mie intenzioni.....credimi.
La mia era una semplice voglia di confrontare opinioni differenti e non come hai fatto tu mettere a paragone la lunghezza delle recensioni o la maniera in cui un utente scrive e si esprime.
Spero di risentirti, senza rancore,ciao.

P.S. Anche il tuo nick da cane skinhead non scherza affatto!
Dai su :-)
bulldog  18/04/2010 12:57:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma no figuarati, che rancore, ci mancherebbe.
Onestamente penso che il discorso tra noi due non possa neanche nascere perchè abbiam visioni completamente opposte.
Non condivido neppure una virgola di quanto hai scritto ed evito di ribatterti dal momento che non ci son le basi per farlo.

Rispetto il tuo punto di vista.
Ciao

P.S: cambia nick :-)
KOMMANDOARDITI  18/04/2010 14:43:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Equivoco chiarito.

P.S. : cambia collare :-)
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  03/09/2010 17:51:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
veramente indegno sto calvaire !! poi x me che amo alla follia le produzioni belga è stata 1 doppia delusione :( Ora mi sto procurando vinyan, speriamo bene !
CMq la storia del villaggio pieno di pazzi, fra tutte le cose assurde del film è forse la + plausibile XD
KOMMANDOARDITI  02/01/2011 02:15:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa il ritardo Ina ma non controllo spesso la mia sezione.
Ho notato solo un piccolo particolare che distingue chi ha apprezzato il film da chi invece l'ha trovato inefficace: la scarsa conoscenza dei modelli originali o addirittura di gran parte del passato cinematografico horror. Grave mancanza...

P.S.: Scommetto che in quel villaggio ci andresti ad abitare già da subito... :D
pinhead88  09/06/2010 22:26:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahahah