Goldust 7½ / 10 27/01/2014 11:40:40 » Rispondi Il secondo capitolo delle gesta del dottor Mabuse non si focalizza più sulla forza espressiva inquietante ed accentratrice di Klein-Rogge - lasciato sullo sfondo - per spostare l'attenzione dai personaggi all'azione. Rispetto al '22 tante cose sono cambiate, ed in particolare l'avvento del sonoro condiziona non poco l'aspetto registico: ticchettii opprimenti di macchine industriali e bombe ad orologeria, clacson di automobili, cantilene incomprensibili, e ancora rombi di motore, spari di rivoltelle, marchingegni diabolici, tutto concorre ad accrescere la tensione di un poliziesco che sa svelare con abilità le sue carte. E così come nel primo, si ripete, fortificandosi, uno dei temi fondamentali della produzione langhiana: l'uomo ed il suo doppio. Evidenti le connotazioni politiche che lo abitano, e per questo rivisto oggi appare ancora più affascinante.