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NON APRITE QUELLA PORTA: L'INIZIO regia di Jonathan Liebesman

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carsit     7 / 10  04/08/2015 14:38:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La moda americana di produrre reboot, sequel e remake mi è sempre stata indigesta.
L'ho sempre considerato come un allarme rosso, un' esplicita dichiarazione di incapacità nell'offrire un qualcosa di nuovo al pubblico.
3 anni fa votai l'originale film di Hooper con un ingiusto 5, ma questo film mi ha permesso di rivalutare la figura di Leatherface e di tutta la sua allegra famigliola.
Il film, ma questo si sapeva, non offre assolutamente nessun guizzo di sceneggiatura, nè tantomeno colpi di scena da ricordare ai posteri.
I punti di forza di questo prequel sono da ricercarsi nella fotografia estremamente cupa, capace di trasmettere con efficacia un'atmosfera malsana , ma anche nella corposa componente splatter.
La violenza non è affatto edulcorata e si erge a protagonista indiscussa della vicenda, riuscendo a bypassare (furbescamente) le penurie di sceneggiatura e le performance attoriali non eccelse.
Da sottolineare l'impressionante presenza scenica di Leatherface, ma soprattutto l'ottima interpretazione di Ermey nei panni dello sceriffo Hoyt.
"Non aprite quella porta: l'inizio" è un film molto violento, che vive e muore delle sue atmosfere morbose e malate, ma non porta in dote nessuna morale di fondo.
Parliamo di un horror che deve trasmettere tensione e intrattenere; il filosofo che cerca domande esistenziali è pregato di passare ad altro.