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FLAGS OF OUR FATHERS regia di Clint Eastwood

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ELY81     7½ / 10  23/08/2007 18:26:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon film, il primo dei due che il grande Clint ha diretto con la collaborazione di Spielberg, nei panni di produttore, che ha permesso la nascita del progetto. Quì si racconta la battaglia dal punto di vista degli americani, evocando un fatto tanto pubblicizzato dagli USA, tramite una istantanea scattata da Roisenthal, che immortala l'innalzamento della bandiera americana da parte di sei militari sulla cima del monte Suribachi di Iwo Jima, segnando la definitiva sconfitta dell'esercito giapponese( In realtà la bandiera era stata innalzata allo scopo di risollevare il morale di una nazione che aveva subito delle profonde perdite economiche e militari, e la vittoria con il Giappone è ancora tutta da verificare). Così tre militari vengono rispediti in patria, e diventano il bersaglio di una campagna pubblicitaria enorme. Il senso di antieroismo in questa pellicola è visibile dall'attegiamento dei tre militari superstiti. Non vogliono affatto essere chiamati eroi, ma hanno solo cercato di non farsi ammazzare.Vogliono solamente dimenticare quella terribile guerra, eppure sono vittime indifese di un'America che ha già confezionato i suoi eroi, e li fa scendere di volta in volta sul palcoscenico ad interpretare quella stessa esperienza angosciante, pronta prima o poi a gettarli nel dimenticatoio. Grande Adam Beach nei panni dell'indiano Ira, la figura più sensibile, fragile e vera vittima del sistema. Grande Clint nel ricostruire questa storia dai toni molto amari, dove l'esperienza della guerra segna profondamente le vite di questi uomini. Nel secondo film ( lettere da Iwo Jima) emergerà in maniera ancora più pregnante l'inutilità della guerra.