caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BABEL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
andreapau     5½ / 10  07/11/2006 09:36:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
babel,ovvero quando il sistema di narrazione si sostituisce al contenuto stesso del film.cio' che in ventuno grammi rese intrigante una improbabilissima vicenda umana,in babel,rabbercia alla bell'e meglio tre vicende altrettanto improbabili e decisamente banali.la grandezza di altman o di p.t. handerson,è quella di non scadere mai nella caricatura..errore nel quale inarritu persevera.certo,non mancano gli spunti di riflessione importanti e la realizzazione è praticamente ineccepibile,ma personalmente mi ha annoiato questa specie di americanismo mascherato da terzomondismo.non siamo a livelli di si buana,ma poco ci manca.niente di peggio che uan macchina da presa in mano a un chicano con i soldi e la coscienza sporca.
norah  13/11/2006 00:37:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
forse 5 e mezzo é un po'pochino,per il resto mi trovo completamente d'accordo.
uffi
Raff.x  08/11/2006 12:14:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A tratti ho avuto la sensazione che la scelta di Brad Pitt e Cate Blanchett, che in fin dei conti rappresentano solo il punto di partenza del film e - rispetto ad altri attori - hanno una pregnanza interpretativa marginale, siano stati scelti un po' come specchietto per le allodole...
andreapau  08/11/2006 15:29:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è proprio quello che ho pensato io.che bisogno c'è di pitt e blanchet?
Spilbergo  11/11/2006 03:45:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse perhé sono azzeccati nel ruolo?
L'americanismo camuffato da terzomondismo?
Io credo che vi sbagliate, secondo me si lascia andare ed esagera nella storia ambientata in giappone, ma tutto sommato non prende le parti e non giudica anzi mi sembra misurato e riesce a presentare attraverso l'immagine un cinema che non dia l'idea di prendere una posizione su nulla ma piuttosto di presentarla così com'è.
Se questo regista ha un problema è forse il pessimismo che pervade il suo cinema ma non perché il cinema debba essere svago e blah blah blah ma perché a volte situazioni così nere sono poco credibili quanto Stallone in cliffangher che scala le montagne in canotta
Sig. Chisciano  14/11/2006 12:40:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stallone che scala la montagna in canotta grigia e dopo si riscalda dando fuoco ad un milione di dollari è impagabile!!!
andreapau  15/11/2006 09:27:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a mio avviso,l'attore non geniale come pitt,si porta appresso il carico delle sue precedenti interpretazioni.sarà un pregiudizio ma è il mio parere.potrei anche ribaltare il concetto ma la sostanza non cambia:terzomondismo camuffato da americanismo,se preferisci.io ho trovato poca genialità in questo film e pure poco coinvolgimento.intrecciare gli avvenimenti puo' funzionare una volta,ma non credo che sia un marchio di fabbrica durevole per un regista.sarà anche incredibile che una mia scorreggia possa innescare una fusione nucleare in corea,ma piu' che l'incredibilità,mi sconcerta l'inutilità narrativa,o meglio,mi sconcerta che il modo di narrazione sia piu' importante di cio' che si racconta.un menu' di ristorante narrato da vittorio gassman,rimane sempre un menu' di ristorante....
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  11/11/2006 22:52:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo Inarritu stesso, la scelta di due attori famosi è stata fatta con l'obiettivo preciso di renderli tangibili alla vicenda, e di interagire con la storia recitata da altri attori meno famosi, come la strepitosa badante messicana per esempio.
Anzi Inarritu confessa che il suo scopo era proprio quello di eliminare il loro divismo e di lasciarli recitare nel modo piu' spontaneo possibile, come due attori poco noti.
Io penso che ci sia riuscito alla perfezione: non vedo immagini in cui Pitt emerge come un D.io rispetto agli altri interpreti della storia, eppure proprio per questo è bravissimo, secondo me
Raff.x  14/11/2006 13:37:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ho già scritto, in effetti il ruolo di Brad Pitt e Kate Blanchett può ben essere definito marginale. Intendo che al loro posto avrebbero potuto esserci due altri (bravi) attori qualunque e l'intensità dei contenuti del film non sarebbe, probabilmente, cambiata. Il problema è che sebbene Pitt non emerga come un dio rispetto agli altri interpreti della storia, è pur sempre Brad Pitt. E, nonostante tutte le buone intenzioni di Inarritu, il bel faccino di Pitt caratterizza comunque troppo il film e il divismo è là dietro l'angolo.
A proposito di divi, ieri ho rivisto Amores Perros... :-) ...che film!
Raff.x  08/11/2006 12:15:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Rispetto ad altri attori" dello stesso film intendo...
Sig. Chisciano  12/11/2006 01:07:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente a me sembra che il film pone dei problemi più esistenziali che socioeconomici, se Inarittu avesse la coscienza sporca o più semplicemente voleva fare un film per lavarsela avrebbe fatto un film differente, l'espulsione dall'America della badante messicana non mi sembra sufficiente per trovare in esso una denuncia del sistema americano o occidentale,.