lobotomizer 8 / 10 24/10/2006 14:28:07 » Rispondi Ho visto questo film ieri sera in una sala praticamente vuota (cosa che adoro tra l’altro...). La prima coppia è uscita dopo venti minuti, la seconda poco dopo. Cosa dire? Peccato per loro.
ASD è un film sicuramente disturbante, a cominciare dalla grafica in stile fumettistico con un effetto di continuo movimento delle immagini: fotogramma per fotogramma sembra che gli attori vengano dipinti sullo schermo mentre lo si guarda. Mi ci è voluto del tempo per abituarmi ma l’effetto finale è stato stupefacente. Un’altra cosa che mi ha disturbato è la quantità quasi maniacale (anzi, visto le tematiche affrontate, volutamente maniacale) di piccoli dettagli in tutti i dialoghi: parentesi che si aprono continuamente come scatole cinesi per poi non chiudersi mai o chiudersi in modo inaspettato magari con un collegamento logico (logico per chi?) ad un altro argomento.
Per quanto riguarda la trama, non l’ho trovata troppo complicata: si lascia seguire più che agevolmente svelando nelle ultime scene il mistero di cui si percepisce l’esistenza per tutta la durata del film.
Seguire ASD, con la sua innovativa tecnica di animazione e i claustrofobici dialoghi, è stata un’impresa ardua anche se al termine mi ha completamente appagato, soprattutto per la forza con cui mi ha trasmesso il suo messaggio alla fine della storia. Auguro una buona visione a tutti con il consiglio di andare al cinema preparati a vedere qualcosa di veramente innovativo.
La logica con cui sono passati dal biglietto fuori della porta con scritto “entrate” all’ipotesi di vendere la casa piena di droga mi ha fatto impazzire. E che dire della biciletta nuova a diciotto rapporti? O erano nove? L’autore è un genio.