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GLI AMMUTINATI DEL BOUNTY regia di Lewis Milestone

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  02/03/2007 22:20:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è capitato di rivedere di recente "il bounty", versione degli anni ottanta del medesimo script di questo film (e del superlativo "la tragedia del Bounty" con Gable e Laughton, 1935) e mi era quasi dispiaciuto aver dato un voto insufficiente all'epopea narrata da Mel Gibson (perfetto Christian) e Hopkins (un po' sottotono a dire il vero).
La magnificenza hollywoodiana fa del film di Milestone un classico del genere, anche se non è esattamente un "capolavoro".
Ovviamente Brando è letteralmente fantastico, mentre un grande attore come Trevor Howard, qui incapace di risaltare il carisma feroce del capitano Bligh è "stranamente" in difficoltà (Laughton era invero gigantesco e il paragone non regge).
Spicca, tra gli attori, un Richard Harris già convincente alle prime armi.
Cosa manca al film per essere realmente "grande"? Con meno gossip (sul set Brando si innamoro' di Tarita, che divenne sua seconda moglie) e un po' meno di gusto estetizzante, si potrebbe capire: le sequenze nella nave sono affascinanti, mentre gli indios sembrano appartenere a quel filone "esotico" che fece la fortuna di Dorothy Lamour: un'oceano (davvero) di stereotipi tra palme, spiagge assolate, gente amorevole e piena di sorrisi, ghirlande di fiori e tramonti edificanti...
Si capisce che il meglio Milestone lo offre quando affronta il genere d'avvantura con la capacità di filtrarlo nelle sue esperienze di war movies, e in questo è straordinario.
Ma non basta.
Passi un 7 per i tanti ricordi, ma non è un film degno della fama che ha