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PELLE DI SERPENTE regia di Sidney Lumet

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JOKER1926     6½ / 10  29/08/2010 16:17:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Pelle di serpente" si presenta alla massa spettatrice con un biglietto da visita appetitoso, infatti alla regia del film statunitense del 1959 troviamo Sidney Lumet che non ha bisogno di particolari presentazioni, fra il cast inoltre figura un attore di livello assoluto: Marlon Brando.
Ma nonostante tutto il film non estasia integralmente lo spettatore per una serie di motivi, grosso modo, legati ad un gravoso problema di fondo, la sceneggiatura.
"Pelle di serpente" è comunque, in primis, un film non ordinario, la pellicola gode di grossissime dosi di particolarità riscontrabili, per esempio, in alcuni personaggi del film e nella quasi barocca ma terribilmente affascinante scenografia.
Comunque ciò che non convince è gran parte della narrazione, la trama in generale risulta essere fin troppo forzata, o perlomeno romanzata e poco convincente.
La regia inoltre genera un film troppo statico, sia negli scenari che nell'azione, a tratti "Pelle di serpente" più che un prodotto cinematografico appare come una rappresentazione teatrale offrendo luoghi tremendamente circoscritti con un maniacale, scientificamente ricercato dualismo dei protagonisti con consequenziale abbandono della scena di terze persone, copione clamorosamente da teatro.
Il tutto potrebbe piacere, è magari un fatto soggettivo, ma il film sembra essere un lavoro degli anni 30, (anche) per via della sua statica e lentissima elaborazione, sviluppo della storia.
Poi manca del tutto la drammaticità e quel sano coinvolgimento, "Pelle di serpente" non emoziona, non è morboso, non è una commedia, è una "via di mezzo", film da prendere sicuramente con le molle; convincente solo ed esclusivamente nel finale tecnicamente bellissimo intriso in un alone di malinconia.

"Pelle di serpente" è un film meritevole di visione, da segnalare la mastodontica fotografia e tutte le varie inquadrature, specie ad inizio film, Sidney Lumet regala un lavoro tecnico impareggiabile rendendo il film, sul piano visivo, un quadro, un'opera d'arte con la fatidica giacca di pelle di serpente che va in contrasto con i colori scuri di fondo creando un chimerico contrasto, un irresistibile gioco di colori.
Marlon Brando nel film è ancorato da una progettazione di sceneggiatura per lui troppo limitata e "cauta" che non gli permette di dar sfogo al suo beato estro, ma traspare nonostante tutto il suo immenso potenziale di ammaliatore femminile, prova compatta, senza sbavature.
"Pelle di serpente" nasce anche come denuncia circa il razzismo senza, ovviamente, cadere eccessivamente nella retorica e nel sacrale dramma .
Sidney Lumet comunque è ricordato soprattutto per altri film.