paolo80 7 / 10 07/06/2010 19:50:48 » Rispondi Pellicola psicologica, che ha il suo punto di forza sul gioco dei flashback, che danno corpo ad una morbosa ambiguità che confonde tutto. Ben fatta la caratterizzazione della protagonista, ma ancor meglio realizzato è il suo sviluppo, che si delinea sempre meglio, durante il corso dell'opera, e che muta più volte di prospettiva. Bella l'atmosfera claustrofobica e la tensione creata. Altrettanto bello è il gioco psicologico fra Thora Birch ed Embeth Davidz. Questo gioco psicologico si rivela esser molto interessante, così come lo è anche l'idea alla base del prodotto, ma alla fine la soluzione è quella più prevedibile, ed il sottofinale richiede una sospensione dell'incredulità davvero notevole, tali sono i livelli di forzatura narrativa a cui arriva.