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LADY IN THE WATER regia di M. Night Shyamalan

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piernelweb     8 / 10  21/01/2007 13:31:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Shyamalan è uno dei pochissimi autori contemporanei immediatamente riconoscibili, appartenente ad una non precisabile "categoria" a sè stante. I suoi film che coniugano poeticamente il fantastico e il mistico hanno la capacità di alienarci dalla banale realtà e far sognare ad occhi aperti. "Lady in the water" è quasi una parabola moderna in cui il nucleo centrale è la "fiducia" che ricorre in differenti chiavi di lettura: la fiducia come atto di fede, la fiducia negli altri, la fiducia come elemento essenziale nella persecuzione dei propri obiettivi. Evidente è, in tal senso, anche la polemica nei confronti delle case cinematografiche e del mondo del cinema in genarale (critica compresa) sempre diffidente verso prodotti "fuori standard". Shyamalan azzarda ancor di più rispetto ai lavori precedenti perchè racconta una fiaba ambientandola nel giardino di casa, immergendola completamente nel quotidiano, rinunciando come sempre di ricorrere ad artifizi digitali. E' forse nella definizione della sua condominiale microsocietà multirazziale che il film mostra le sue principali debolezze: ad un eccellente Paul Giamatti fa da contorno tutta una serie di personaggi abbastanza stereotipati e sottosviluppati (l'unica vera e propria nota stonata è comunque legata alla scelta quasi messianica di ritagliarsi il ruolo, peraltro mal interpretato, di colui che scriverà condizionando le sorti del mondo). E' il compromesso funzionale di una pellicola dai messaggi forti che sa emozionare e colpire al cuore. Ne abbiamo sempre bisogno. Lunga vita a Shyamalan.