carsit 5 / 10 01/08/2013 20:26:54 » Rispondi I due aggettivi che vorrei accostare a cabin fever sono : " indifferenza " e "noia". Purtroppo Eli Roth firma una pellicola che secondo me risulta parecchio insipida e perfino abbastanza insicura sull'identità che vuole assumere. Ed è un peccato, perchè Roth sa comunque gestire la cinepresa e la regia è secondo me perfino buona. ANche le musiche impiegate sono gradevoli ed accompagnano perfettamente il film. C'è qualcos'altro che non funziona nella maniera più assoluta. Gli attori sono tutti molto scarsi, ma penso sia stata una scelta voluta quella di affidare la storia ad attori alle prime armi. I due grossi problemi per me sono la gestione dei tempi e la sceneggiatura. i tempi sono gestiti purtroppo male : per 40\45 minuti succede troppo poco per mantenere viva l'attenzione dello spettatore. Le poche scene di tensione ( quelle poche fatte bene ) non riescono a dare una marcia in più al film, che sembra trascinarsi stancamente senza troppe idee. Successivamente nell'ultima mezz'ora avvengono perfino troppe cose, e la trama si sfilaccia inevitabilmente. Ed è in quella mezz'ora che la sceneggiatura perde colpi da ogni parte, regalando scene che spesso sfociano nel ridicolo involontario. i protagonisti fanno veramente di tutto per farsi contagiare ed il finale diciamo che è abbastanza prevedibile. la scena finale è sicuramente idiota e simpatica allo stesso tempo, ma purtroppo non l'ho apprezzata. La mia idea è che Roth volesse fare un film citazionista ( non aprite quella porta, la casa ) che risultasse anche una parodia un pò velata. PUrtroppo le scene "comiche" sono poche e perfino di poco effetto, mentre la componente splatter ed horror tende ad essere molto carente. Quindi boccio il film, però non lo voglio far naufragare completamente , dato che non tutto è da buttare via. COmunque è una visione che non consiglio assolutamente.
Innanzitutto il virus che si propaga con l'acqua e che si passa attraverso il sangue rimane un mistero fino alla fine. Da dove viene ? che virus è ?? Tutto è lasciato al caso. nella parte finale i protagonisti iniziano a dividersi e non si capisce più nulla : una si rade le gambe e poi viene fatta a pezzi dal cane infetto. UNo va in città , viene allontanato perchè infetto e viene sparato nello chalet di legno. Un altro ancora se ne va nel bosco per ubriacarsi e non farsi contagiare. la bionda ( la prima a contrarre il virus) viene chiusa in quel piccolo sgabuzzino e viene lasciata là a morire. il " protagonista " si rende partecipe di scene a volte inspiegabili ( tipo quando cade in acqua), oppure in scene inutili ( quando reicontra lo sceriffo ) e non si capisce cosa voglia fare. Vuole andare in città a trovare un medico, però poi torna indietro e sviene sulla strada. viene portato in ospedale, vede un medico con la testa di coniglio e verso la fine viene costretto a stendere un rapporto, ma alla fine i presenti nella stanza se ne vanno. INsomma, la sceneggiatura è parecchio traballante.