anthonyf 8½ / 10 31/07/2012 12:58:58 » Rispondi Terzo film di Germi, un intensissimo ed avvincente dramma-denuncia, profondamente oggettivo nella rappresentazione della Mafia, all'epoca forse poco nota alla massa popolare, diretto con grande abilità e dispiego di mezzi e interpretato da un sublime Massimo Girotti, probabilmente nella sua migliore interpretazione di sempre. Emozionante è la sceneggiatura, con una narrazione efficace e puntigliosa, così come accurata è la messa in scena, nella quale Germi si concede alcune alcune sfumature western, molto degne di nota (cosa che farà con la stessa abilità anche Damiani ne "Il giorno della civetta"). Ottima la prova anche di Saro Urzì, grande amico di Germi, qui nei panni del povero maresciallo di paese che si trova a dover scegliere se stare dalla parte della legge, aiutando il pretore nel suo lavoro, oppure se continuare ad ignorare la Mafia, così come faceva la popolazione. Bravi anche Mastrocinque (regista celebre dei film con Totò) e di Charles Vanel, credo doppiato quest'ultimo, in quanto di origine francese. Epilogo da brividi, che tra l'altro simboleggia anche con molta attualità la trattativa che da sempre vi è tra Stato e Mafia.