Goldust 5 / 10 22/11/2021 18:02:09 » Rispondi Lo catalogherei tra i minori di Chabrol, oltre che tra quelli meno riusciti. Travestita da thriller psicologico c'è sempre la sua consueta critica alla società borghese e anche la solita "tecnica" del regista di far montare la tensione del racconto attraverso sequenze narrative apparentemente placide, o superflue. Ma la seconda parte non mantiene fede alle premesse e si trasforma in un tutti contro tutti insensato e troppo di maniera. Con gli attori giusti sarebbe potuto forse essere almeno passabile ma il cast di anonimi sconosciuti non aiuta in tal senso. La debuttante Mathilda May sprigiona comunque una sensualità conturbante.