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DIETRO LA MASCHERA regia di Peter Bogdanovich

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wallace'89     8 / 10  12/08/2014 19:20:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Struggente ritratto di vita come tante, di un ragazzo però fuori dal comune e non certo solo per la malattia di leontiasi che ne fanno un "Elephant boy" della provincia americana.
La carta vincente del film sta proprio nella delicatezza leggera di sguardo da parte del regista che non calca mai la mano verso i rischiosi, e assai più prevedibili, sentieri del patetismo e del vittimismo ricattatorio. Al contrario di Elephant man, il protagonista è calato in un contesto assolutamente "ordinario", che ha imparato a conoscere e affrontare secondo virtù e dolcezza, ricambiata da chi lo circonda e conosce. Tuttavia il clima "familiare" non è certo facilmente idilliaco, e per questo comune e universale. Sorprende la super mamma Cher, di esemplare naturalezza espressiva, con problemi di vita sentimentale e droga, capace di far la cosa più giusta per il figlio, con cui affronta la vita insieme con qualche dolore ma anche determinazione e coraggio.
Siamo nei seventies americani, e viene in qual modo ancora celebrata la vita "borderline" dei freak e gli outsiders, qui una comunità di motociclisti di grande empatia e solidarietà con il protagonista. la sua famiglia, ma è tutt'altro che la catena di eccessi a venir esaltata, quanto le qualità più eroiche e allo stesso tempo modeste. La semplicità e purezza d'animo, oltre gli artifici e dietro la maschera.
Finale ineludibile e sinceramente commovente.