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DIETRO LA MASCHERA regia di Peter Bogdanovich

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JOKER1926     7½ / 10  22/06/2009 01:38:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Dietro la maschera" è un importante lavoro cinematografico del 1984 di Peter Bogdanovich, il film pone le fondamenta sull'icona di un ragazzo sfortunato affetto da una particolare malattia che li modifica l'aspetto del viso.

Il film potrebbe sembrare simile a "The elephant Man" di Lynch ma le differenze sono notevoli, magari grosso modo l'immagine dei due protagonisti potrebbe essere analoga visto che si tratta (in entrambi i casi) di persone molto intelligenti e amorose ma cambia in modo irrevocabile il contesto civile, ne "Dietro la maschera" Rocky Dennis vive in libertà, in modo spensierato e soprattutto armonioso con i suoi amici, con i ragazzi della scuola, insomma non ci sono clamorosi problemi per l'integrazione nella società per Dennis, in definitiva il mondo (almeno sotto questi aspetti) è cambiato ed accetta senza asfissianti discriminazioni un individuo apparentemente "non normale"; nella società di Lynch i concetti di razzismo e quindi di ignoranza abbondavano (altri tempi) ed è dunque (ovviamente) difficile se non impossibile tracciare assi di paragone fra le due pellicole.

"Dietro la maschera" presenta una buona serie di pregi, su tutti gli attori (magari non di primissima fascia) nel complesso davvero accattivanti, particolari e simpatici; le ambientazioni molto fluide e abbastanza "vivaci", sceneggiatura semplice ma solida; l'unica minuscola "imperfezione" potrebbe essere la fotografia (un po' troppo comune, ma in linea di massima accettabile).

"Dietro la maschera" dunque è una pellicola molto profonda che delinea in modo straripante le grandi doti di un ragazzo sfortunato che si avvia (inconsciamente) verso la morte, alcuni episodi inoltre risultano essere decisamente commoventi (come l'incontro e il consequenziale innamoramento con la ragazza cieca) e deliziano senza indugi lo spettatore.
Inoltre ogni personaggio del film risulta essere "unico", in sostanza ognuno ha una propria robusta mentalità, ad esempio la madre di Rocky Dennis è davvero curata sotto il profilo psicologico, impossibile dimenticare icone del genere.

"Dietro la maschera" non è un film retorico, nel senso più assoluto, in pratica la regia non cerca di edificare arrogantemente quell'alone di "misericordia" e di estrema e "pomposa" commozione, bensì Peter Bogdanovich cerca umilmente di "incorniciare" il tutto (ovvero tematiche triste) in un contesto allegro e spensierato, in pratica la drammaticità si fonde, si combina con il "resto" della vita fatto da baldoria, scuola, donne, viaggi, amici…
Il film non risulta mai banale, pellicola ammaliante (a tratti) che dietro uno spiccato dinamismo narrativo nasconde (inevitabilmente) drammi, maledette sfortune che almeno in parte possono essere "addomesticate" e di conseguenza sconfitte; "Dietro la maschera" è un film essenziale, prodotto cinematografico da non perdere, da vedere in esso è possibile sradicare in modo totale il senso della vita, l'enfasi di ogni persona, ovvero l'importanza della vita che va vissuta fino alla fine senza complessi mentali cercando di trarre positività e felicità...