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THE MANSON FAMILY regia di Jim van Bebber

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Invia una mail all'autore del commento goat     7½ / 10  13/10/2006 14:33:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nella notte fra il 9 e il 10 agosto del 1969 quattro membri della cosiddetta 'manson family' fanno irruzione nella villa di cielo drive del regista roman polanski.
questi non si trova in casa perchè impegnato fuori per lavoro, ma la moglie sharon tate, incinta di 8 mesi, sì, e insieme a lei tre ospiti più il custode della residenza. tutti e 5, più il bambino, verranno brutalmente uccisi e i muri imbrattati con le scritte 'death to pigs' e 'helter skelter', la canzone dei beatles sopra cui manson costruì il suo delirante e apocalittico credo predicante lo sterminio della razza negra e la fine del mondo.

il film, attraverso fittizi pezzi di repertorio, ricostruisce la vicenda abbracciandola fin dai suoi albori, ovvero dalla nascita della comune in cui manson accoglieva giovani sbandati e su cui esercitava un'intensa influenza, plagiandoli.
la vicenda è intrecciata, a onor del vero in malo modo, con una simile situazione che è però collocata negli anni '90 ma che ha come denominatore comune con la prima sempre la presa mentale che charlie ancora esercita.
la fedeltà del film alla vicenda è in alcuni tratti assoluta, mentre in altri (come la storia di shorty) prende una piega un po' romanzata e non si rifà ai reali accadimenti.
la violenza è tanta, il sangue copioso, ma è tutta concentrata negli ultimi 20 minuti di film e comunque non impressionerà di certo uno spettatore solo medio di horror. anche la sessualità è molto esplicita, ma anche in questo caso siamo ben lontani dallo scendere nella pornografia.
è un buon film ma comunque si vede che ha i suoi limiti. si tratta sempre di un low budget con una sceneggiatura abbastanza debole ma che riesce sempre a mantenere alta l'intensità e la forza della storia.
se devo essere sincero ho trovato le scene splatter totalmente fuori luogo e gratutite. invece di proporre effettacci mal fatti, lasciando solo intuire le dinamiche di morte il film avrebbe conservato una ben altra caratura e avrebbe potuto collocarsi davvero in alto fra quelli che trattano barbare vicende di cronaca.
recitazione passabile.