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LA MOGLIE DEL VESCOVO regia di Henry Koster

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antoniuccio     10 / 10  19/10/2007 17:06:46 » Rispondi
Questa è la storia di una calza vuota....

Non si tratta di un "solito" film natalizio fatto apposta per creare i lucciconi all'occorrenza, ma una pellicola da tenere custodita in videoteca, poiché costituisce la spina dorsale dei film di tutti i tempi.
Attualissimo: l'uomo di fede, che puntualmente non riesce a comprendere ciò che quotidianamente predica; la fede predicata e non compresa nella sua essenza; la preghiera esaudita ma non compresa perché nel frattempo si era persino dimenticato ciò che si era chiesto a D.io...

"Voi siete diversi da tutti gli altri, tutti hanno fretta di andare non si sa dove; voi siete perfettamente consapevoli della vostra destinazione ma non avete fretta e vi gustate ogni momento che trascorrete insieme..." Il film è del 1947 ma sembra scritto oggi. Oggi faremmo bene tutti a fermarci e domandarci "dove stiamo andando?" "cosa stiamo facendo?" "perché?", e non gustando ogni singolo momento che ci viene concesso della nostra vita, non ci accorgiamo del Signore che viene, passa accanto a noi, ci dà anche una opportunità e non la cogliamo perché non l'abbiamo riconosciuto....

"C'era una volta un pastorello di nome Davide, che viene avvertito da un angelo del fatto che una pecora si è smarrita..... dopo averla ritrovata, ricco di contentezza Davide inizia a cantare: <Il Signore è il mio pastore....> mai parabola fu racconatat così semplicemente a una bambina, eppure quante volte possiamo interpretare la parte dei discepoli di Emmaus che incontrano G.esù risorto e non lo riconoscono....

...e qui un vescovo non riesce a riconoscere un angelo, e a credere che l'abbia mandato D.io in risposta alle sue preghiere...

"Noi angeli guidiamo le persone, ma poi costoro hanno il vizio di credere che sia stata tutta una loro idea...."

Non c'è una frase che non sia piena di significato, profonda, che tocca il cuore.



Il cast è da leggenda: Cary Grant non necessita elogi, quanto a David Niven è semplicemente superbo con la sua espressione tutta british ma che comincia a vacillare quando si rende conto di che cosa si trova inanzi a lui; Loretta Young è deliziosa; tutti gli altri sono attori comparsi in film più o meno memorabili (la suora cattiva che si redme in "Bernadette", la mamma del bambino di "Lassie") che certamente hanno lasciato un mattoncino nella nostra memoria.
Un film così, mette in pace il mondo intero, ma innanzitutto, ci permette di fare pace con noi stessi.