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CHOPPER regia di Andrew Dominik

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  27/09/2012 11:05:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mark Brandon "Chopper" Read è sicuramente un tipo sopra le righe.
Egocentrico, esibizionista, probabilmente anche mitomane è conosciuto per essere (stato) uno dei più pericolosi criminali australiani.Gli vengono attribuiti ben 19 omicidi, anche se a quanto pare la cifra è stata gonfiata dallo stesso personaggio mosso dal suo enorme ego.
Andrew Dominik ne propone una biografia romanzata tra gli anni passati sin da giovanissimo in carcere e quelli da uomo libero a sguazzare tra locali dalla dubbia reputazione e loschi figuri.
Il film gode di una buona partenza e poco altro.Non per colpa di Eric Bana che quasi irriconoscibile e ingrassato a puntino fornisce una performance coi fiocchi sulla quale incide solo in minima parte il disastroso doppiaggio.
Il resto è un resoconto sgangherato di avvenimenti che hanno segnato la vita di Chopper, si vorrebbe approcciare e scandagliare la follia di quest'uomo, affabile e dotato di una discreta ironia, eppure capace di scatenare una ferocia senza pari.
L'omicidio di cui si macchia in carcere ha il suo bell'impatto, come le scene in cui indifferente alla paura e al dolore viene pugnalato a ripetizione da un compagno di cella o si fa mozzare le orecchie per ottenere ciò che desidera.
La pellicola però non penetra mai la superficie, offre sfumature bizzarre, quasi parodistiche, ma lascia troppo campo a dialoghi scialbi provocatori di fastidiose verbosità, inoltre le situazioni limite colpiscono per crudezza ma non riescono a chiarire molto riguardo la personalità di quest'uomo, tra l'altro chiamato a intervenire in show televisivi, apprezzato autore di bestsellers e pure musicista.
Si potrebbe fare un paragone un po' forzato con "Bronson" , questo "Chopper" ne sembra una versione antecedente, purtroppo Dominik non è Refn e maneggia malamente gli aspetti più grotteschi sui quali avrebbe voluto/dovuto puntare forte.