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L'ULTIMO SQUALO regia di Enzo G. Castellari

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Alpagueur     8 / 10  26/10/2020 22:36:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è davvero un bel film! Quando è uscito per la prima volta, ha riscosso un enorme successo con il pubblico qui negli Stati Uniti. Ha guadagnato quasi 20 milioni prima che la Universal vincesse una causa legale e la bandisse. Perché lo hanno fatto? Durante la visione di questo film, ho visto forse solo alcuni riferimenti a "Lo squalo" di Spielberg. Se guardate "Fauci crudeli" (alias "Cruel Jaws") di Bruno Mattei, anno 1995 (un altro pseudo-sequel italiano), si può effettivamente vedere un rip-off di "Jaws" e le violazioni del copyright! Hanno persino plagiato alcune scene di "Lo squalo"! Tuttavia questo NON HA alcuna similitudine con il film di Spielberg. La trama può essere simile ma avere una trama simile non costituisce violazione del copyright! Non ci sono personaggi simili tranne forse il pescatore Quint. Tuttavia, il personaggio di Vic Morrow ne "L'ultimo squalo" e il personaggio di Robert Shaw ne "Lo squalo" sono in realtà completamente opposti! Non vedo davvero nessuna somiglianza. "The Last Shark" (come è conosciuto oltreoceano) non ha copiato nessuna battuta (a differenza di "Fauci crudeli") né il sindaco di Amity in "Jaws" è mai uscito con un fot...to elicottero per uccidere la bestiaccia!
La Universal ha fatto causa per ottenere il monopolio! Questo è il motivo di fondo! Hanno visto che questo film è stato ben accolto e hanno iniziato a guadagnare un bel po' di soldi! Oh caspita no! La Universal non può permettere che un altro film sugli squali insidi le entrate economiche de "Lo squalo"!
Guardando entrambi i film uno dopo l'altro si vede chiaramente che NON hanno alcuna somiglianza nella storia o nei personaggi. Possono condividere una connessione "spirituale", ma questo è tutto. Chissà se il giudice che si è schierato con la Universal era sotto pressione?? Non ne dubiterei! Molti giudici oggi deriderebbero la Universal e butterebbero immediatamente fuori il caso! Copyright, copyright, copyright, copyright!
A parte questa doverosa premessa, James Franciscus e Vic Morrow vanno alla grande, e Franciscus alla fine fa un ottimo lavoro trasmettendo una forte emozione allo spettatore. Certo anche questo film è il solito 'bluff", con un enorme pupazzo a mandibole, ma è ancora piuttosto originale e non ruba filmati da altri film. L'unica cosa che non mi è piaciuta di questo film sono stati i terribili effetti speciali. In alcune scene, lo squalo sembra orribilmente falso, ma in altre sembra realistico. Quando le persone vengono mangiate, a volte vengono trascinate sott'acqua. A parte questo, il film è fantastico. Per esempio, c'è una sequenza reale al rallenty in cui un VERO carcharodon carcharias (si, uno squalo bianco, non un megalotont) azzanna un grosso pezzo di carne, tirando fuori le sue famigerate file di affilatissimi rasoi, riducendola a brandelli, sotto lo sguardo attonito dei 3 ragazzi sulla barca.
La trama è semplice: lo scrittore Peter Benton scopre presto che un enorme squalo bianco (a giudicare dalle dimensioni del mockup direi sui 10 metri, ma non siamo ovviamente nelle misure del megalodonte, per fortuna direi) ha terrorizzato una spiaggia della Georgia e vuole mettere fine alla tragedia, ma sua figlia, Jenny, perde la gamba a causa dello stesso (ricordate sopra la barca? mentre assistevano al pasto?), un elicottero giocattolo si schianta al posto di quello vero, le gambe di un uomo (il sindaco di South City, Wells) gli vengono "strappate" via dal mostro, che, ogni tanto, sembra "ruggire"...questo mi delude un po', e sinceramente anche il fatto che stavolta siamo sul versante atlantico anzichè pacifico (dove solitamente bazzicano più gli squali tigre dei bianchi, anche considerato che le acque della Georgia sono piuttosto calde). Ma per il resto andiamo alla grande...la scena iniziale del ragazzo sul windsurf che a un certo punto si trova in balia del vento con mezza tavola staccata (!) senza poter più dirigere la vela, è condita da una musica 'disco' davvero interessante e adeguata alla situazione spensierata (Guido e Maurizio De Angelis hanno fatto un bel lavoro devo dire, così come ne "La casa con la scala nel buio"), che viene improvvisamente scaraventata via (letteralmente) dal 'main theme' una volta che si vede la tavola del surf morsicata, e anche quella scena "documentaristica" di un vero 'great white' col muso fuori dall'acqua e fauci in bella mostra mentre si mangia ben bene l'esca, è terrificante e da un valore aggiunto a questo film (e anche qui il solito leitmotiv musicale, davvero indovinato). Il modo poi in cui viene fatto saltare in aria il surfista dell'inizio è inquietante, di una violenza tremenda, interessanti tutti gli angoli di ripresa. Insomma ancora una volta i fratelli De Angelis hanno fatto centro (non solo col main theme di cui sopra, ma anche con altre sonorità, sempre inquietanti..per esempio le note che accompagnano lo sguardo perplesso del pescatore sulla sua barca alla coda della tavola da surf strappata via dallo squalo). Le riprese subacquee, sempre di uno bianco vero, sono molto buone (la mano di Ramòn Bravo si vede, ancora una volta), se osservate dal minuto 52:00 al 54:00 c'è "sua maestà" lo squalo bianco in tutta la sua mostruosità (!)...ma non un pupazzo, una bestiaccia vera, se siete appassionati, non potete perderla.
p.s. Ramòn Bravo, per la cronaca, è lo stesso fotografo subacqueo messicano che ha imbastito la famosa scena dello squalo tigre in "Zombi 2" di Lucio Fulci (ricordate?), anche quello era uno squalo tigre vero.