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A TRENTA MILIONI DI CHILOMETRI DALLA TERRA regia di Nathan Juran

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  17/06/2010 11:25:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I maggiori pregi sono da ricercarsi negli effetti speciali di Ray Harryhausen,noto mago dello stop-motion il quale diede vita in questo film ad una delle sue creature più celebri,ossia il rettile alieno e antropomorfo cui venne dato nome di Ymir, in omaggio alla cosmogonia scandinava.
E' stupefacente il lavoro svolto sulle movenze della creatura,a distanza di tanti anni ancora pregevoli e dotate di una certa scioltezza in grado quindi di rendere non poi così antiquato il lavoro del regista Nathan Juran, seppur occorra ammettere che il passare del tempo abbia cominciato a svolgere la sua inesorabile opera deteriorante.
L'azione si svolge per intero in Italia,prima in un paesino di pescatori siciliani(in realtà è il Messico),poi a Roma,in quelle che diventano le sequenze più coinvolgenti con il gigantesco mostro furente e libero di far danni tra tra Castel S. Angelo,i Fori imperiali e il Colosseo,luogo in cui la storia troverà la sua logica conclusione.
Juran,onesto artigiano austriaco emigrato ad Hollywood, dirige con mestiere cercando di evitare incongruenze e ingenuità che purtroppo non mancano,soprattutto se vagliate attraverso lo sguardo smaliziato dello spettatore moderno."A 30 milioni di Km dalla terra" resta un gradevole esempio di sci-fi anni '50, chiaro ed amabile omaggio ai monster-movie per eccellenza,ossia Godzilla e King Kong,questo evidentemente preso a modello per l'ultima sequenza.