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A TRENTA MILIONI DI CHILOMETRI DALLA TERRA regia di Nathan Juran

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Adri2004     9 / 10  14/09/2006 20:43:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il successo di "It Came from Beneath the Sea" (Il Mostro dei Mari) e "Earth vs the Flying Saucers" (La Terra contro i Dischi Volanti), Charles Schneer (produttore) e Ray Harryhausen (effetti speciali, ma in realtà il film è praticamente suo) realizzano questo ottimo lavoro: una sonda da Venere rientra nell’atmosfera sprofondando nel mare intorno alla Sicilia: all’interno un uovo alieno. Una volta schiusosi la creatura, a causa dell’atmosfera terrestre, inizia a crescere sempre di più. L’alieno, vagamente simile ad un dinosauro, viene catturato per essere poi trasferito nel giardino zoologico di Roma. Diventato enorme, l'Ymir (questo il nome della creatura) si libera e dopo aver lottato contro un elefante si aggira per le strade della città. Poi, raggiunta la sommità del Colosseo…
L'ultima pellicola in bianco e nero di Harryhausen è il suo miglior lavoro fino a quel momento. La creatura è credibile e spaventosa, stupefacente in alcune sequenze come quella in cui viene abbagliata dalla luce all’inizio, nelle sequenze del granaio e nel combattimento finale. Il realismo della figura del mostro animato rispetto al background è buonissimo, in particolare se considerate quando è stato fatto questo film: oggi sono necessarie squadre di uomini e dozzine di computers per generare questi effetti, nel 1957 Harryhausen è riuscito a crearle con la sua tecnica dello stop-motion. Evidente l’attenzione verso un grande prototipo della fantascienza, King Kong, sono notevoli le somiglianze ed i rimandi, tra l’altro realizzati ambedue con la stessa tecnica di animazione. Molto divertente è la “geografia” del film (girato in realtà in Messico) in alcune scene, come ad esempio all’inizio del film l’immagine panoramica di Sperlonga, con sovraimpressa la didascalia “La Sicilia”.