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FANTASMI A ROMA regia di Antonio Pietrangeli

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siren     8½ / 10  04/07/2007 16:12:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Fantasmi a Roma" è stata una piacevole scoperta. Non conoscevo le opere di Pietrangeli, in fondo il suo cinema è poco “reclamizzato” e, purtroppo, la sua scomparsa prematura finisce col ridurre drasticamente la sua filmografia.
Brillante commedia satirica (tangenti,abusivismo edilizio) con tanto di sceneggiatura co-firmata da Ennio Flaiano, proprio lui, quello del "Premio Flaiano" per sceneggiatori, nonché collaboratore di Fellini.
I fantasmi in questione sono splendidamente dipinti in monocromia grigio-violacee, avvolti in diafani mantelli di voile…Mas*****nni inarrivabile, si fa in tre: tombeur de femmes in perfetto stile Casanova (elegantissimo nella scena alla spinetta mentre musica il trapasso del Principe e divertentissimo nei suoi approcci con le donzellette che,invano, cerca di sedurre), nipote venale e opportunista e,infine, timido fidanzatino con seri problemi di lentiggini; De Filippo-Principe di Roviano e proprietario dell’antico Palazzo che ospita i trapassati, in lotta con uno scaldabagno recalcitrante e tutto ciò che di moderno esiste; Buazzelli monaco pudibondo che non disdegna i peccati di gola, si diverte a snocciolare i numeri del Lotto senza mai azzeccare la combinazione vincente; Sandra Milo in veste di damina-soprammobile ottocenesca morta suicida per amore; Gassman incontenibilmente da ridere, nel ruolo di un pittore cinquecentesco scomunicato, “Il Caparra” (artista fiorentino realmente esistito, ma si trattava di un mastro ferraio però) che combatte per affermare il suo talento, puntualmente adombrato dalla più notoria fama dell’ antagonista di sempre, il Caravaggio. Affascinanate la figura di “Regina” la matta vagabonda con un ruolo che assurge a coro greco.
Leggero, intelligentemente spassoso. Da rivalutare queste pellicole anni 60’del nostro cinema.
Ma poi,chi l'ha detto che i vivi se la passino meglio dei morti?
siren  04/07/2007 16:20:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
povero Marcello,perché il suo cognome deve essere censurato così?!lo riscriverò a lettere cubitali:M.A.S.T.R.O.I.A.N.N.I.
respect.