wega 9 / 10 23/05/2008 13:31:16 » Rispondi "Il terzo uomo" è uno di quei film che parlano chiaro: il cinema è finzione, incorporando nella sceneggiatura altre forme di intrattenimento come il teatro ed il romanzo. Sì perchè proprio di questo parla "The third man", un romanziere risoluto un pò per sfottò nei confronti della giustizia, a trarre un romanzo dalla vicenda trovatosi coinvolto, addirittura dal film ne verrà tratto un romanzo l'anno successivo. Insomma un noir "romanzato" grazie ad una struttura narrante sbalorditiva, che catapulta il personaggio principale dalla realtà a situazioni surreali(il doppio funerale, il rapimento con epilogo ad una conferenza stampa), un percorso personale che attinge e sconfina nelle regole del giallo, dalla finzione alla realtà, una vera e propria novella, introdotta in off-voice in terza persona ad inizio pellicola. Il film è fotografato con un taglio espressionista ed insolito come gran parte delle sue inquadrature oblique(bellissime), insolito per la colonna sonora esotica da sfondo anche ai funerali, per lo scambio dell'ancestrale stilema dell'Inferno rappresentato dal sottosuolo; qui infatti è il Paradiso ad essere indicato tale, con una precisa gestualità, e l'Inferno viceversa è rivolto al cielo. La Vienna di quel periodo era una città chiusa, il sistema fognario è forse inteso come unico simbolo di salvezza, e sarà sceneggiato proprio qui il finale del film, uno scontro tra bene e male a porte chiuse, e ben delineati l'uno dall'altro. La collaborazione con Welles alla regia è quasi evidente, senz'altro nel montaggio, nello svolgimento, nonchè nel contrasto fotografico del finale già citato, nella sequenza al luna park e credo anche per la soggettiva dallo stesso principio di "Quarto potere", stavolta però con riprese opposte, cioè dall'alto verso il basso, una soggettiva del personaggio che denota marcatamente la presunta grandiosità di quest'uomo. Il cast non mi fa tuttavia impazzire, stupenda come sempre Alida Valli, ma Cotten sinceramente non mi è mai piaciuto, e Welles lo preferisco come regista, Hank Quinlan escluso, del quale niente di più azzeccato. E' per la convenzionalità circa parte della drammaturgia che non mi fa considerare quest'opera un capolavoro, il luogo del finale ed epilogo drammatico sarà appunto preannunciato più volte durante lo svolgimento della trama, per il resto si tratta di un gran film.
Enzo001 23/05/2008 13:36:34 » Rispondi Ecco. Questo film non lo conoscevo, me lo procurerò in qualche modo.
wega 23/05/2008 13:41:22 » Rispondi ah ed io che lo credevo di Welles, infatti non mi tornava niente, e dopo un'ora ho guardato la custodia e infatti il regista è questo Reed che ignoro. Comunque è in edicola, l'ho trovato questa mattina, collana "i classici noir".
Enzo001 28/05/2008 12:39:21 » Rispondi Uff..non l'ho trovato!!! Vabbè... ho acquistato "Io ti salverò"
wega 28/05/2008 23:44:29 » Rispondi beh impossibile..in qualche edicola ci deve per forza essere ancora.."Io ti salverò"..insomma, non è che mi faccia impazzire..
Jellybelly 23/05/2008 13:50:03 » Rispondi E' un capolavoro assoluto, uno dei più bei noir di sempre. Come dice Wega, è uscito in edicola sia con la collana i classici del noir che con ciak (tanto tempo fa), dovresti trovarlo facilmente. Il film è di Carol Reed (regista anche de "Il tormento e l'estasi"), ma si dice che Welles ci abbia messo una mano pesante. Alcune riprese sono sue
, ed il celeberrimo dialogo sui Borgia è farina del suo sacco. Il risultato è uno dei miei film preferiti.
Enzo001 23/05/2008 14:44:30 » Rispondi Mi avete incuriosito abbastanza, correrò in edicola oggi stesso. Spero solo di trovarlo e ... che non costi troppo ovviamente! :-)
wega 23/05/2008 17:47:22 » Rispondi sì anche secondo me il dondolare della macchina da presa a porte aperte quando sono sulla ruota panoramica, è stata un'idea sua..m'ha messo le vertigini anche se l'inquadratura resta sui due attori...ok mi perdonerai per il "non capolavoro", si tratta di una sciocchezzuola dai...mi fa piacere la W..non tanto per la W in sè..va beh dai non siamo dall'analista.
wega 24/05/2008 17:48:02 » Rispondi "La grande illusione"...un film di Renoir.
julian 23/05/2008 15:08:54 » Rispondi Ricordo poco di questo film, tuttavia mi è rimasta impressa la scena di Welles all'ombra che compare anche sulla locandina. Affascinante quella scena, Welles ha un volto esageratamente "cinematografico".