ULTRAVIOLENCE78 8 / 10 30/04/2008 15:08:47 » Rispondi Bisogna ammettere che oramai la cifra registica di Michael Mann rasenta la perfezione. Quanta classe e quanto stile nelle sequenze topiche di questa opera che, amio avviso, può ben giudicarsi eccellente se la si considera come pellicola di genere. Sì è vero manca (o è più latente?) la profondità che ha caratterizzato altre produzioni precedenti di Mann, ma il canovaccio, la fotografia e soprattutto l'elemento dell'azione sono concepiti così a regola d'arte che l'aspetto dei contenuti passa facilmente in secondo piano. A quest'ultimo riguardo, non può in ogni caso essere tralasciato lo sguardo del regista sul tema della realtà e della finzione che, in molti casi della vita, tendono a compenetrarsi così profondamente da confondersi fino al sopraggiungere di un evento esterno che ne ridetermina la separazione. "Era troppo bello per durare": la frase, amara e disillusa, pronunciata da Sonny prima di accomiatarsi Isabella si pone come emblematicamente esplicaticva di questo stato delle cose: vorremmo librarci verso una dimensione di libertà in cui vivere consacrandoci unicamente all'amore, ma la realtà prosaica ci attanaglia e ci tiene ancorati a terra.