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PROFUMO - STORIA DI UN ASSASSINO regia di Tom Tykwer

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RORIG     8 / 10  17/10/2010 00:47:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Raramente mi è capitato di vedere un film così particolare, a tratti di una crudezza animale, in cui il filo conduttore è la ricerca tragica e folle dell'amore terreno quale "essenza" della vita attraverso un percorso di morte. Jean-Baptiste Grenouille, nato e abbandonato tra le frattaglie sotto un banco del pesce in un mercato, ha avuto dalla vita solo un olfatto incredibile e, come tutti gli esseri umani, ha un insaziabile bisogno di sentirsi amato. Inizialmente da bambino orfano e miserabile gli odori e i profumi costituiscono l'unico potente strumento attraverso cui il protagonista entra in contatto con il mondo che lo circonda, poi da ragazzo un evento tragico cambia la sua vita e gli odori diventano per lui anima, sentimento, amore da ricercare, distillare e conservare a tutti i costi anche se ciò significa uccidere. Peraltro il ragazzo scopre di non avere un suo odore e questo scatena in lui un ancor più rabbioso desiderio di ricerca dell'amore inteso come essenza odorosa. Per Jean-Baptiste l'assassinio diventa quindi un mezzo per raggiungere il suo scopo cioè creare l'essenza perfetta, il concentrato di amore che lui non ha mai avuto: per lui uccidere diviene una necessità da compiere con la noncuranza del contadino che macella il bestiame o di chi raccoglie la lavanda per crearne un profumo.
Il finale del film è assolutamente eccezionale, inaspettato ma anche perfetta conclusione della "ricerca" del protagonista.
In conclusione Profumo è uno di quei film che non lasciano indifferenti perché al di là di una splendida fotografia in ambientazione storica parla della natura umana, delle sue pulsioni primigenie e della genesi delle sue deviazioni assai più chiaramente di molti altri film che trattano di serial killer.