paul 8 / 10 26/09/2006 20:23:04 » Rispondi Dopo 26 anni di attesa arriva sullo schermo "Il Profumo" progetto che fu, prima dell'acquisizione della germanica Bernd Eichinger, a lungo coltivato da Stanley Kubrick, il quale, dopo alcuni abbozzi di sceneggiatura, lo giudico' infilmabile. Dal canto suo Patrick Suskind, firmati alcuni discreti racconti quali "Ossessioni", "Storia del Signor Sammer", "Il Piccione" e la pièce teatrale "Il violino", abbandonava la natia Germania e si ritirava in un tutt'oggi sconosciuto paesino della Cote d'Azur, dedicandosi agli studi storici e vivendo di quella rendita che le sue opere gli hanno fruttato dai ricavi delle rendite e i diritti d'autore. Forse un giorno, proprio come Jean-Baptiste Grenouille, ritornerà, ma con la coerenza che contraddistingue quei pochi autori che possono attribuirsi, da sè e dagli altri, la nomea di qualità Doc, che in caso di contribuenti alle sette muse, significa: Genio. Guarda a caso seguendo le orme proprio di quel Kubrick, che ritornava solo dopo essere sicuro di riportare sugli schermi un capolavoro.
Diciamocelo: "Il Profumo" è l'ultimo vero libro che possa essere definito un classico. E Suskind, solo con quest'opera (tralasciamo i sopra citati romanzi che presto finiranno nel dimenticatoio) un Autore con la A maiuscola. Chissà se, vedi sopra, ancora in vita tornerà con un'latra simile opera d'arte.
Riuscire a trasporre sugli schermi un'opera d'arte perciò, un classico, era tanto difficile, non solo nel rappresentarne in immagini gli odori così come il Genio Suskind ci era riuscito attraverso la parola scritta, ma per rirappresentare quella cupa ed incredibile atmosfera che ne tramandava dalle pagine alcuore di ogni lettore.
Amore-Morte mai fu rappresentato meglio da un autore dai tempi di Apuleio come è stato capace di fare Patrick Suskind con il suo "Profumo": e Sigmund Freud ne sarebbe andato tanto fiero di questo "istinto di morte" che pervade dall'inchiostro dell'opera.
Quindi un plauso va a al regista Tom Tywker per essere stato in grado di ricreare, aiutato da un'ottima direzione artistica ed una fotografia all'altezza, l'atmosfera e gli "odori" del romanzo: per un'ora e mezza si rimane a bocca aperta. Ma laddove è riuscito pienamente nel ricreare avventura e sent-imento, il regista ha fallito nell'idea di Amore-Morte, che era in fin dei conti il vero scopo del romanzo di Suskind (e dell'autore stesso).
E quella libera interpretazione (l'unica) del regista di (vedi spoiler).
far credere che Grenouble cercasse non l'amore universale ma individuale finisce per essere un contradditorio proprio con l'idea di Suskind e del finale stesso del film: lui incapace di amare non poteva nemmeno immaginare l'amore con la sua prima vittima: neanche con il profumo da lui creato.
paul 26/09/2006 20:25:34 » Rispondi Per l'unico vero classico intendevo degli ultimi 50 anni.
TIGER FRANK 27/09/2006 15:55:43 » Rispondi Scusa se mi permetto non trattavasi del violino bensi'de il contrabbasso pare sia molto divertente in Francia ha ottenuto piu' di 200 repliche interpretato dal bravissimo e purtroppo scomparso prematuramente Jaques Villeret (dice niente il cretino de la cena dei cretini?) anche il compianto Kurt Cobain gli dedico' un pezzo:scentless apprentice(appunto apprendista senza odore) nel cd in utero e poi kubrik riguardo la sceneggiatura...ragazzi!!!!siamo gia' a tre morti! E' si non c'e' che dire Grenoulille miete vittime!
paul 27/09/2006 19:48:06 » Rispondi ahahaha, mi sa che allora il regista Tom Twyker si sta toccando le palle :-)
TIGER FRANK 27/09/2006 19:59:46 » Rispondi E farebbe bene! Ho letto il piccione svariati anni fa ma non mi sembro' un granche' come sono gli altri libri? Tra un paio d'ore me lo vado a vedere.....muoio dalla curiosita'!