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NUOVOMONDO regia di Emanuele Crialese

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     9½ / 10  30/01/2007 11:04:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Crialese rivelatosi per un caso in Respiro, grazie al premio ottenuto a Cannes che gli ha permesso di essere ridistribuito ad una distratta platea italiana ed ad una balorda distribuzione. Questa affermazione internazionale gli ha fatto ottenere le garanzie necessarie per fare questo film con una forma di cooproduzione ampia. Un film che affronta l'argomento dell'immigrazione agli inzi del secolo scorso, ma in maniera non ovvia e scontata, che oggi sarebbe facile dedurre. Come in Respiro, Crialese parte dalle radici del grande cinema italiano, lì da Rossellini di Stromboli, qui dalla letteratura del Verga dei Malavoglia fino alla Terra Trema di Visconti, fino ad intingersi nella parte centrale nel Tornatore di La Leggenda del Pianista Sull'Oceano, riportandola ad un discorso suo e originale. La prima parte ci fa entrare in un mondo primordiale di una Sicilia in cui vivono persone al limite dell'animalesco, ma che l'intelligenza li porta ad una reazione, con i mezzi loro a disposizione, per prendere una direzione diversa. Abbiamo un padre ed un figlio che raggiungono, scalzi e con stretto fra i denti una pietra che li fa sanguinare, un santuario da cui pretendono un segno di speranza e di consiglio; abbiamo due ragazze che decidono di abbandonare la terra che le ospita, ma che prima si vogliono liberare di un germe che imprigiona una delle due; il secondo figlio di Salvatore ridotto ad un vegetale che si rifiuta di emettere suoni o parole; la vecchia madre di Salvatore, fiera figura orgogliosa del suo Vecchiomondo e che non esita a rifiutare il nuovo, quando le vengono a meno le prerogative del suo essere individuo,un' Aurora Quattrocchi che ci regala un'interpretazione che ci commuove e ci fa andare fieri. La figura femminile di Luce, non è un personaggio appiccato, e serve a rendere umano Salvatore dal lato affettivo ed ha farci riflettere sulle sue possibilità di pensiero. L'arrivo in America ci porta ad una situazione politica ed organizzativa quasi inaspettata; una programmazione delle persone ospitate per formare un popolo nuovo e creatore di una società superiore: matrimoni combinati, test per misurare l'intelligenza, visite accurate e non solo a scopi protettivi. Da cult la scena della nave che si stacca dal molo siciliano, in un silenzio assordandante e pieno di interrogativi; come anche la scena delle due sorelle costrette ad un matrimonio organizzato o quello di Fortunata che reagisce ai test americani. Insomma un film che prende e ci coinvolge in maniera non ricattatoria ma dal di dentro, che affascina con una fotografia di Agnés Godard che capisce in pieno lo spirito di Crialese.
Una conferma di un regista che va oltre le sue due esperienze precedenti ed affronta un grande cinema che senz'alro lo imporrà all'attenzione internazionale
Charlotte Gainsburg. Attrice particolare che si mette addosso un personaggio non facile, fatto di sfumature e che solo un'anima sensibile come la sua può portare in porto.
Vicnenzo Amato. Davvero bravo e speriamo per noi in una carriera di buon cinema, ne ha tutti i numeri, ed in qusto film lo dimostra in pieno