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NUOVOMONDO regia di Emanuele Crialese

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amterme63     8 / 10  01/10/2006 21:35:05 » Rispondi
Un film bello soprattutto per l’abilità di rappresentare e nobilitare la semplice e spontanea psicologia di gente comune cresciuta in un ambiente ostile, ma che desidera in qualche maniera cambiare in meglio la propria esistenza. Gente povera, sporca, miserabile, ignorante, ingenua ma rappresentata con molta dignità e partecipazione; mettendo in evidenza la grande onestà e pulizia interiore. La bellezza e il messaggio del film sta tutto qui: rendere giustizia alla povera gente e alle sue speranze, alle sue peripezie.
La storia è uno strano misto fra elementi particolari (si parla di siciliani con i loro usi e costumi) e generali (non viene detto che epoca è, non vengono mostrati simboli caratteristici dei luoghi). In altre parole si vuole che non sia solo una storia di una famiglia di migranti siciliani, ma una piccola metafora di tutti i migranti di tutte le epoche. Le loro peripezie potrebbero rappresentare quelle dei disperati di oggi, soprattutto dal punto di vista emotivo/culturale (le fantasie sui fiumi di latte e gli ortaggi giganti). Di fronte a un mondo diverso che si sente e si comporta in maniera superiore e arrogante, c’è chi decide di adattarsi e chi invece difende orgogliosamente la propria individualità e cultura (con tutta la comprensione del regista).
Se si pensa a questa intenzione di rendere la storia universale, allora forse si capisce il personaggio di Luce altrimenti incomprensibile. Secondo me rappresenta la coscienza odierna, il nostro modo di vedere moderno (una donna sola, indipendente, spregiudicata, che giudica con i sentimenti più che con la convenienza) ed è inserita nella storia come una testimonianza di stima e appoggio morale per il protagonista del film.
Secondo me non si riesce completamente a far capire il presente raccontando il nostro passato, questo al di là delle intenzioni del film. Il nostro passato ha perso il suo vero significato e lo viviamo solo come qualcosa di riflesso. Le case di pietra, i vecchi mobili, i vestiti delle donne, i canti, i comportamenti stessi rischiano di essere percepiti non per il significato di povertà e disperazione, ma per bellezze folkloristiche: questo in maniera istintiva senza che ce ne rendiamo conto.