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THE QUEEN - LA REGINA regia di Stephen Frears

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Invia una mail all'autore del commento Caio     8 / 10  26/10/2006 02:05:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The queen. Averlo visto dopo World trade center mi convince del tutto che i film tratti da eventi storici a cui ho assistito sotto forma di "evento mediatico" mi turba molto. Si perchè The queen, come world trade center, sono la trasposizione di due degli eventi storici che, insieme forse alla morte di Papa Giovanni Paolo II, hanno scosso maggiormente l'immaginario collettivo a livello planetario. Quando ci sarà il film sulla morte di Papa Giovanni Paolo II forse si concluderà questa trilogia che a mio avviso ha qualcosa di inquietante e di morboso, e non credo proprio che andrò a vederlo. Si, perchè questi film (che forse possiamo collocare senza azzardare troppo in una sorta di "metagenere" caratteristico della nostra società globale) non raccontano l'evento nella sua globalità, nella sua "interezza". O meglio, lo fanno proponendo in qualche modo i diversi punti di vista delle parti in causa...ma il focus, il cuore di questi film (come il cinema impone a causa del suo linguaggio) sono le emozioni delle persone, le più intime e segrete. Il confine tra realtà e fantasia si fa labile come non mai, e il dramma assume la forma di un marchingegno suggestivo quanto inquietante. The queen è un buon film, anzi, oserei dire un ottimo film. Affascinante nello svelare la vita di un Palazzo Reale in decadenza, intrappolato nelle sue tradizioni millenarie nella nebbia di una brughiera inglese. Magistrale nel ritrarre il dramma di una Regina (interpretata divinamente!!!) in lotta con se stessa, con il proprio passato, con il proprio popolo, e soprattutto con i propri valori: preservare la Corona e servire il popolo, la rottura di questo equilibrio e la difficoltà di ricomporlo. E' un film appassionante, commovente, emozionante. Anche world trade center lo è, anche se con minore raffinatezza. Ma non ho potuto fare a meno neanche questa volta, come l'altra, di immaginare....di immaginare la Regina sul divano del suo palazzo, come il film la ritrae...a guardare se stessa in un film che mette a nudo le sue movenze, le sue più intime paure e debolezze, che a volte ironizza sulla sua testardaggine, che la immagina in un pianto strozzato da piccoli sussulti puerili, che ne esalta la caparbietà e nello stesso tempo la consapevolezza dell'umiliazione...la immagino, e cerco di carpirne la reazione. Perchè dietro questo film c'è un "evento mediatico" che ha scatenato l'inverosimile, su cui tutto è stato detto, il peggio del peggio. Così come, l'altra volta, non ho potuto fare a meno di immaginarmi i familiari dei poliziotti di World trade center o delle persone morte in quelle torri, dinanzi ad un film che in qualche modo trasforma in finzione una tragedia così devastante. Non voglio fare facile retorica, ma trovo in questi film qualcosa di stranamente fuorviante, che poco ha a che fare con il cinema. Il mio voto pertanto è solo ed esclusivamente per il film come opera artistica dell'ingegno, dell'estro e della creatività di un regista che ha saputo raccontarci una storia capace di toccare il cuore. Per quanto riguarda l'aspetto etico io, personalmente, non l'avrei mai fatto.
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  26/10/2006 08:37:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma complimenti Caio commento straordinario !
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  26/10/2006 20:42:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un ottimo commento. E un film che - a ripensarci - migliora nella mia memoria piu' di quanto prevedessi. Secondo me un po' sopravvalutato, ma realizzato in modo eccellente. Certo, ci sono momenti straordinari, e penso soprattutto al momento in cui Elizabeth legge i biglietti scritti nei fiori per Lady D. e rimane turbata dalla sua improvvisa impopolarità. E' un grande momento di cinema, perchè la realtà è stata pressochè identica, ma quando la tv riprendeva la scena nessuno si immaginava il contenuto di quei messaggi.
Personalmente tuttavia sono reticente, ho la forte sensazione che la tesi del complotto sia abbastanza reale, e lo confermano anche certi inglesi che ho conosciuto...
Io non ho trovato Blair macchiettistico, ma efficace, il prototipo del rampante falsamente nazional-popolare è perfetto (con la mogliu che guarda la tv come una casalinga qualsiasi)... semmai, sì, non è antimonarchico ed è molto troppo british.... singolare di un autore che non è affatto conservatore come si crede, anzi ("my beautiful landrette", "piccoli affari sporchi").
Spero non esca il film su Giovanni Paolo II, ma purtroppo è uscita la fiction (o film tv) e i risultati non erano granchè...l'agiografia non mi ha mai esaltato, tantomeno su personaggi che non mi hanno mai colpito emotivamente, nella vita, quanto purtroppo parecchio nella loro morte... e anche questo sarebbe da riflettere
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  26/10/2006 20:43:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su wtc sai come la penso: penso che l'emozione l'abbia avuta Stone a girare il film, soprattutto. Una cosa molto interiore, troppo
Invia una mail all'autore del commento Caio  27/10/2006 01:18:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie! Su world trade center ho gia espresso il mio netto NO alla morale disneyana che riesce a far trionfare l'amore verso i propri fratelli mettendo in ballo un miracolo di Nostro Signore in persona. Scusatemi per l'estremo cinismo, ma l'apparizione di Gesù a Ground Zero Stone l'ha fatta vedere!!!!