Goldust 5 / 10 19/01/2015 11:43:23 » Rispondi Passi la lentezza, che con Sorrentino è una tassa da pagare, e passi anche il suo modo un pò naif di autocompiacersi anteponendo spesso la sua tecnica registica all'emozione autentica, io questo "Amico di famiglia " l'ho trovato proprio inconcludente. Da una parte persiste l'idea, costante nel suo cinema, di rappresentare senza sconti dei personaggi brutti sporchi e cattivi che vivacchiano ai bordi di una società che non è tanto migliore di loro; dall'altra c'è un filo del racconto che si perde per strada, inerpicandosi in passaggi onirici fuori contesto e perdendo progressivamente credibilità dopo un pur promettente inizio.
Non è francamente possibile che lo spettatore si beva che la reginetta di bellezza Laura Chiatti possa innamorarsi così, da un momento all'altro e senza secondi fini, di un mostro come Geremia!
E' la ricerca del lercio e del disgustoso che non paga: perchè dovremmo appassionarci alle gesta di questo rifiuto della società? E perchè il regista prima lo coccola, poi lo imputa ed infine lo redime? Sul fronte degli interpreti Rizzo comanda la scena in lungo ed in largo con un fare lacchè che ha molti debiti con Totò, Bentivoglio è imprigionato in un personaggio sbiadito e cade spesso nel ridicolo involontario, la Chiatti è bellissima e tutto sommato in parte.