Victor 8½ / 10 23/08/2007 19:23:10 » Rispondi "Non sottovalutare le conseguenze dell'amore", era questa la massima in vigore nel precedente film del regista, "Le conseguenze dell'amore", che continua a valere anche ne "L'amico di famiglia", a farne le spese è Geremia Cuore D'oro, brutto, storpio, tirchio, e a cui la natura "non ha dato fiducia". Geremia si riscatta diventando uno strozzino, finchè, lungo il suo cammino non incontra quella strana variabile chiamata amore...è proprio l'amore che lo porta a commettere la più grande pazzia della sua vita, ma che allo stesso tempo gli da, anche solo per qualche istante, la sensazione di vivere. Sorrentino si riconferma uno dei grandi talenti del nostro nuovo cinema, forse il più grande, nonostante i suoi film sembrino destinati tutti ad un pubblico di nicchia. Geremia è un essere spregevole e la grande interpretazione di Rizzo, il cui punto forte è la dialettica, ne tratteggia al meglio i contrni, accompagnato anche da un triste Bentivoglio versione texano. Unico tallone d'Achille, l'interpretazione monofacciale della Chiatti che non da il dovuto rispetto ad un personaggio non meno profondo e complesso degli altri.