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L'AMICO DI FAMIGLIA regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento logical     7 / 10  23/11/2006 01:59:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, "Le conseguenze dell'amore" aveva una sua perfezione; un silenzio ostile, una passione per i soldi contanti, per il corpo delle donne, per la musica che c'è e non c'è o c'è per dare fastidio, una trama astratta e fittizia che serve solo ad appoggiare personaggi ad uno sfondo; tutto questo c'è anche qui, ma la libertà è maggiore e la farsa gelida questa volta rischia il grottesco della commedia dell'Arte. Però c'è desiderio, bavoso, unto, fetente ma sentito; c'è il fetish per le calze di cotone delle pallavoliste e per i loro gesti perfetti e i tuffi languidi, c'è il mondo di Discovery Channel nella tv al plasma in puncto mortis, i crocifissi a raggiera, le coreografie di Pappi Corsicato per Miss Latina. E' un film anacronisticamente italiano, compreso e incatenato a una cultura che si estingue tra l'avidità di avere per togliere ad altri e la consapevolezza che tutto sia assolutamente inutile. 'Tocco il paradiso" "No, tocchi la giovinezza" e il buio di chi pensa "è vero" sembra illuminare a giorno il cinema.