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L'AMICO DI FAMIGLIA regia di Paolo Sorrentino

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suzuki71     7 / 10  22/11/2006 13:26:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Retto da una indiscutibile prova dell'attore Giacomo Rizzo, il film racconta in modo efficace il mondo di un mezz'uomo, regredito al rapporto simbiotico con la madre, dalla quale non è in grado di separarsi in modo vincente. E' molto interessante il rapporto geremia-madre-ossessione, sull'impossibilità di affrancamento e sulle origine del carattere malato del protagonista che, come già detto, è la prima vera vittima del suo sistema asfissiante di non-vivere.
Ciò detto, non mi pare però che il film regga la purezza stilistica del precedente "Le conseguenze dell'amore": la fotografia non entusiasma, e alcune scene sono un po' ridicole (i due manager che si guardano in faccia prima del piacevole bagno in vasca da bagno, ad esempio...). Ho avuto la sensazione di quasi dilettantismo su alcuni azzardi, di velleità stilistiche: le musiche stupende di Antony sono fuori tema e troppo importanti, alcune immagini non hanno abbastanza potere evocativo (le due canne da pesca verso il cielo). Sorpreso da Bentivoglio, che in genere non mi piace, ritengo più che decente la recitazione di Laura Chiatti.
Insomma concordo: buon film non banale, ma un po' zoppicante e imperfetto, come l'andatura di Geremia, se paragonato ad altri esempi anche recenti.