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LA STELLA CHE NON C'E' regia di Gianni Amelio

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fidelio.78     6 / 10  25/09/2006 00:42:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono film che difficilmente vengono criticati:quelli rarefatti, curati però da un autore importante. Nessuno si azzarda a dire: Amelio ma che caxxo hai fatto? Invece si cerca il pelo nell'uovo, la citazione, la volontà di "dire" qualcosa e si scava nei meandri più cupi del film ancdando a ritrovare un senso generale dimenticando ciò che di più importante c'è: il film stesso.
La storia di questo film si può riassumere così:
Amelio chiama Castellitto: Ciao sergio, sono Gianni. Si, bene grazie. Senti, avrei un pò di soldi dello stato da spendere. Come? Hai un'amica in Cina? Ma è bona? Allora andiamo a girare li. Per la storia non preoccuaprti, ci pensiamo strada facendo.
E così Castellitto vaga per le lande cinesi cercando di dare un senso a questo film, tra dialoghi a volte inutili, scene superflue e cenni di storia.
il film inizia con una scusa assurda e prosegue con una casualità (ma che cavolo un italiano arriva a Pechino e incontra proprio l'interprete che aveva fatto licenziare!!!) e finisce con una casualità:


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Per i miei gusti è davvero troppo. E' una sceneggiatura approssimativa che non mi sarei mai aspettato da un regista del livello di Amelio messa in scena anche abbastanza male. La fotografia è piatta e poco drammatica. Bravo Castellitto che regge finchè può, poi scoppia in lacrime.
Deluso è dir poco. Il sei è di stima e per le intenzioni da tutti notate, ma a mio avviso mal sviluppate.
andreapau  28/09/2006 10:04:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io penso che ci siano film che nonostante ricevano stroncature o tiepidissimi e delusi apprezzamenti,vengono linciati perchè ritenuti protetti da non so' quale intellighenzia.creando quindi il paradosso assurdo,che TUTTI ne parlano male,lamentandosi pero' che non se ne parla male.quasi a voler invocare una specie di giustizia divina della celluloide affinchè la pellicola venga incenerita.condivido l'osservazione secondo cui in questo film c'è piu riflessione del pubblico che film in se stesso.ma liquidarlo come uno spreco di danaro pubblico(logica destrorsa per me molto irritante,almeno quanto il "protezionismo" sinistrorso),mi sembra inappropriato.il tuo ritratto non è ingeneroso,ma soltanto fasullo,e nel calcare la mano sei stato impreciso.perchè una biblioteca si puo' rintracciare,se possiedi un libro che a quella biblioteca appartiene.a questo punto,bvisto che amelio non sa cosa farsene della nostra stima o della nostra detrazione,potevi dare un po' di sano equilibrio e votarlo direttamente con un tre o con un quattro.altrimenti sei come tutti quelli che "comunque il film è di un grande autore e non si puo' dargli un voto basso".praticamente ontraddici il tuo incipit.un saluto
fidelio.78  28/09/2006 11:14:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte le pippe mentali sulle critiche, TUTTI criticano perchè nessuno critica etc... che proprio non mi si addice dato che io valuto il film senza pensare al nome del regista, vorrei rimarcare solo il tono del mio commento: sarcastico.
Il libro avrà avuto indicazioni cinesi, quindi per arrivare alla biblioteca dovevi conoscere il cinese oppure avere una guida cinese, ma a parte questo, anche immaginando che abbia chiesto a qualcuno di indicargli tale posto, non pensi che sarebbe stato molto più facile per lui mandare una mail prima di andare in Cina per avvisare l'azienda che aveva riparato il pezzo? Senza andare tanto per il sottile l'inizio del film è davvero risibile. Così come il finale e diverse scene del film.
Il mio ritratto non è fasullo, ma solo sarcastico e il fatto dello spreco di soldi pubblici era appunto solo una battuta per rimarcare il fatto che in Italia i soldi non vengono dati in base alle sceneggiatura, ma in base ai CV e alle amicizie (dato che questa sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, nessuno con un minimo di cultura in materia gli avrebbe dato un soldo).
Amelio non sa cosa farsene del nostro apprezzamento etc... ovvio, ma a me non interessa. Io scrivo un commento o una recensione non per far capire all'autore qualcosa (magari avessi questo potere!), ma solo per dare un mio giudizio sul film. Se tu invece non hai apprezzato il mio sarcasmo non posso farci nulla. Non ho mai criticato un autore solo perchè tale, così come non l'ho mai assolto. I miei giudizi sono sempre e soltanto dettati da quello che un film mi trasmette. Poi posso essere tecnico o ironico nel valutarli, ma questo non fa di me uno "di parte". Salluti :)

andreapau  28/09/2006 12:02:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non sono pippe mentali,ma se permetti,un atteggiamento diffuso.sinceramente non ti capisco.dimostri di avere notevole buon senso e capacità critica ma ti soffermi su particolari che nel caso di questo film sono inutili.è chiaro che quella di buonavolontà non è una fuga in senso strettamente materiale,ma simbolica.quindi,che lui si comporti da persona razionale e invii una mail per trovare la fabbrica prima di andare in cina,è assolutamente irrilevante.è un uomo finito,alla deriva,che sà benissimo l'inutilità del gesto che compie,ma non ha altri appigli.ho colto il sarcasmo e in senso stretto, la tua ricostruzione sarcastica è pure divertente(...ho una amica cinese..ah,ma è bona?),ma permettimi di dire,molto arbitraria.in ultimo,proprio perchè asserisci di scrivere per puro piacere e in totale libertà,non capisco il senso del sei di "stima"
fidelio.78  28/09/2006 12:25:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sule pippe mentali hai ragione, dato che esistono. mi sono epresso male, volevo semplicemente dire che io non me ne faccio.. :)
I particolari secondo me invece non sono irrilevanti per un semplice motivo. Se Amelio vuole fare un film "antitrama" in cui gli eventi hanno meno senso del film in se (vedi Lynch o tanti film di Bunuel, Godard e Resnais) allora le mie critiche sono sterili. Però lui cerca di avvicinarsi alla critica del sociale e del reale, dato che altrimenti la parte centrale del film non avrebbe senso. Questo suo voler sempre giocare con il reale e il metafisico non è riuscito bene. Altri suoi film (il ladro di bambini, a porte aperte) avevano una storia ben costruita, logica e al tempo stesso anche un significato valido su un'altra dimensione. qui invece lui scrive un film minimalista e quindi gli eventi DEVONO essere ben collegati tra di loro e con meno "casualità possibile" altrimenti la forza drammatica si perde, cosa che infatti accade a questo film in cui si evincono tantissime buone idee a livello metafilmico (ecco il perchè il sei di stima), ma si perde la parte centrale e quindi drammatica del film, quella più minimalista, in quanto la connotazione tragica è poco sostenuta.
Quindi il film è riuscito a metà perchè non riesce a concludere in modo adeguato le sue due anime. Chiaramente un fiml del genere è difficilissimo da scrivere (altro motivo per il sei di stima), e il più delle volte si riduce ad un tentativo mal riuscito e si becca la mia critica sarcastica :)
andreapau  28/09/2006 15:31:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ok,è tutto chiaro.evidentemente ti preferisco in versione seriosa piuttosto che sarcastica.o meglio,per me sei piu' comprensibile nella seconda versione perchè lasci poco spazio agli equivoci.abbiamo fatto passi da gigante..siamo passati dallo sperpero delle risorse pubbliche,ad una accurata disamina del perchè il film zoppica.io comunque lo ho apprezzato molto,forse anche per questo disordine narrativo.grazie per la tua attenzione,sei molto bravo a spiegarti.quando non sei sarcastico:)
fidelio.78  28/09/2006 16:39:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrà dire che tornerò al mio stile preciso abbandonando il sarcasmo :-)

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  19/02/2007 14:10:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il modello non dichiarato è "professione reporter" di Antonioni, strano che nessuno ci abbia pensato
fidelio.78  09/03/2007 11:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però in Professione Reporter c'era uno studio sulle immagini di un altro livello. C'era una ricerca fotografica molto interessante e tecnicamente validissima.