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GARDENIA BLU regia di Fritz Lang

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amterme63     6½ / 10  13/10/2011 21:21:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Gardenia blu" è un buon film, garantito dalla solidità del suo impianto classico e dalla grande professionalità della messa in scena filmica. In qualche maniera i suoi pregi finiscono però per essere i suoi difetti. In questo film degli anni '50 si comincia a sentire il ripetersi e il fossilizzarsi di schemi e forme. La grande stagione creativa noir era ormai finita, Hitchcock aveva già stabilito i canoni del genere giallo. La tendenza era quella di riusare, ripetere e sfruttare gli schemi consolidati e di sicuro successo. Con la caccia alle streghe era stato dato un brusco colpo di freno all'indipendenza e alla creatività degli sceneggiatori e dei registi. Adesso erano i produttori che facevano il bello e il cattivo tempo e loro puntavano esclusivamente sul sicuro, sul guadagno garantito.
Ecco quindi che in "Gardenia Blu" si ripete il solito tema della persona perbene che in un momento di perdita di controllo commette (o pensa di avere commesso) un delitto. Segue poi il tentativo di occultare la responsabilità, senza però sfuggire ai sensi di colpa. Il travaglio si arricchisce di ironie e coincidenze ad hoc (varianti sul collaudato canovaccio hitchockiano). Non manca poi l'amore che sboccia in maniera automatica e quasi scontata, con tanto di tira e molla fra i protagonisti. Alla fine il classico accomodamento e l'immancabile lieto fine.
In "Gardenia blu" purtroppo questo senso di visto, di artefatto, di schematico e di abilmente guidato si fa fin troppo evidente. Il film però si salva grazie alla splendida resa tecnica (recitazione impeccabile, scenografie molto accurate, abile gioco di primi piani e campo-controcampo, ombre e luci che drammatizzano). E' il grande mestiere di Lang che alla fine fa dimenticare tutti gli schemi e gli stereotipi e rende piacevole e divertente la visione.