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IL CITTADINO SI RIBELLA regia di Enzo G. Castellari

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Spotify     6½ / 10  25/12/2018 23:10:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noir nostrano anni 70, periodo nel quale, di film come questo, nel nostro paese, ne venivano realizzati a secchiate.
E' una buona pellicola, non proprio tra le migliori del suo genere, ma è un'opera che secondo me va vista, soprattutto per via del fortissimo messaggio di protesta che Castellari trasmette.
La trama è ambientata a Genova e vede protagonista Carlo, un ingegnere. Un giorno, Carlo si reca alla posta per un pagamento, ma proprio in quel momento, un trio di rapinatori irrompe nel luogo, terrorizzando tutti. Carlo cerca di opporsi ai malviventi, i quali però, di tutta risposta, lo picchiano e lo portano via con loro in una macchina. A questo punto, c'è un lungo inseguimento tra la polizia, allertata, e i criminali. I banditi, giunti nei pressi del porto, abbandonano Carlo nella macchina, e fuggono su un'altra autovettura. L'ingegnere, stordito e sanguinante, viene ritrovato dalle forze dell'ordine e portato via. Carlo prega alla polizia di riacciuffare i rapinatori, ma non ottiene le risposte che sperava di sentire. A questo punto, completamente accecato dalla sete di vendetta, Carlo agirà per conto proprio, col solo scopo di ritrovare i malviventi e fargliela pagare.
Castellari, attraverso questo suo lavoro, fa una durissima critica all'intero sistema delle forze dell'ordine, colpevoli di intervenire solo quando c'è un reato di grave entità. Si analizza, anche se in maniera vaga, la possibile connivenza tra criminalità e polizia.
La condanna del regista è diretta, senza mezzi termini. I cittadini non si fidano più delle autorità e così sono pronti a farsi giustizia da soli.
Ora, l'intera trama, potrebbe sembrare un po' esagerata, in quanto Carlo, vuole a tutti i costi ritrovare i rapinatori, i quali, dopotutto, l'hanno anche lasciato andare. Ma infatti, la storia è volutamente forzata (non a caso, sia Tommy che Barbara, intimano più volte a Carlo di lasciar perdere), perché, è proprio attraverso la cocciutaggine di Carlo che il director esplicita il proprio messaggio.
La caratterizzazione dei personaggi è buona. Carlo è un uomo determinato e di carattere. La sua perseveranza nella "missione" che porta avanti, è ammirevole.
Tommy è un tipo simpatico, non violento, ruba per aprirsi un autofficina. Castellari lo delinea bene, anche perché grazie a questa figura, il film, in certi frangenti, assume un aria più leggera.
Il ritmo, generalmente, è scorrevole. Tuttavia, terminata la visione, i 100 minuti si sentono. Il problema di ciò, risiede principalmente nella sceneggiatura e lo spiegherò dopo. Comunque, la pellicola non è affatto noiosa.
Castellari si conferma un valido regista dietro la macchina da presa. A testimoniarlo, un paio di inseguimenti, come quello iniziale, da brividi. Non mancano neanche scene di suspense, girate benissimo, con la mano ferma.
Il finale è prevedibile, però conclude in maniera degna la pellicola.
La fotografia è molto spenta, a sottolineare l'atmosfera cupa. Idem per la scenografia, definita da spazi tetri e angusti.
Il cast è buono. Bella prova di Franco Nero, attore richiestissimo all'epoca per questi film. Carattere e realismo sono gli ingredienti principali che l'attore romagnolo utilizza e il risultato è ottimo. Buone le espressioni e gran interpretazione dei dialoghi.
Bravo anche Giancarlo Prete, riesce ad essere sia il simpatico che il saggio della situazione. Una performance di tutto rispetto.
Funzionale la colonna sonora.
Uno dei maggiori problemi, invece, è il montaggio, davvero pessimo. Le immagini spesso sono tagliate e lo sviluppo delle azioni, in non pochi frangenti, si capisce male.
Poi c'era, appunto, la sceneggiatura che, secondo me, penalizzava la dinamica della pellicola. Ci sono troppe situazioni che si ripetono, più e più volte. Non pare che gli sceneggiatori avessero una valanga di idee. Poi anche il finale, riserva una circostanza alquanto bizzarra


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Per il resto, i dialoghi funzionano, l'impianto narrativo anche, i personaggi sono interessanti.


Conclusione: un noir italiano che sa il fatto suo. Non è un film eccezionale ma gode di una buona recitazione degli attori e qualche sequenza di forte impatto. Non è un'opera indimenticabile ma un'occhiata la vale.