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AL CALARE DELLE TENEBRE regia di Jonathan Liebesman

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Jolly Roger     6½ / 10  10/05/2012 14:53:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi c'è ?!
Fata Dentina ? Sei tu?!
:-)

E, dite, a voi il soldino, quando perdevate il dentino, chi ve lo portava?
La Fata Dentina? il Topolino? Apollonia?!
A me il Topino! Non sapevo quanto valevano i soldi, ma capivo comunque che, beh, dovevan per forza essere qualcosa di molto bello :-) perchè tutti li ambivano, allora quando perdevo un dentino ero contento, perché mi sembrava di accumulare immense ricchezze! E così accumulavo soldi nel maialino-salvadanaio.
Col tempo, tra dentini persi e mancette varie, le monetine diventavano tantissime e avevo l'impressione di aver accumulato un tesoro. Un tesoro di monete da cento lire!

Non credo di essere mai stato un bambino troppo normale. Non tanto per la ziopaperonesca avidità nell'accumulazione di cento lire. Nel senso che non mi ha mai fatto paura il buio. O, meglio, sì, paura me la faceva! Ma in fondo aveva un aspetto divertente, che poteva essere girato a mio vantaggio: infatti andavo dal nonno e gli chiedevo che mi raccontasse la favola del Lupo (attenzione: che per me non era la favola di Cappuccetto Rosso. Era la favola DEL LUPO). Così, per provare la "paura divertente", quella che nasce "dalle cose per finta", innocue, come le favole. E se non mi raccontava la favola, io per ripicca non mi addormentavo. Tra l'altro iniziai a sviluppare una certa empatia col lupo. Ogni sera, poveraccio, si prendeva la sua dose di mazzate dal nonno (che nella sua vita lo aveva incontrato e menato in numerosissime occasioni), e se ne tornava nel bosco con la schiena a pezzi.

E io così potevo dormire tranquillo. Era come se avessi esorcizzato la paura grazie alla fiaba: in realtà il lupo non poteva di certo venirmi a prendere, perché era nel bosco a leccarsi le ferite e ne avrebbe avuto ancora per un bel pezzo.

Al mattino, invece, era il turno delle imprese dell'Orco (io la concepivo come una serie, ogni mattina doveva riprendere necessariamente da dove era finita il giorno prima). Se il nonno non mi raccontava la favola, per ripicca mi rifiutavo di varcare i cancelli dell'asilo. L'Orco non era cattivo e spaventoso come il lupo. Quest'ultimo se la prendeva con i bambini, l'Orco invece se la prendeva solo con le persone cattive che gli davano la caccia (lui infatti era una specie di King Kong, se veniva lasciato stare era buonissimo).

E quando si andava tutti insieme in montagna per funghi, dovevano per forza portarmi a fare una tappa al "ROCUL", la famigerata "Casa delle Streghe". Tanto non avevo paura, c'erano anche i miei genitori e il nonno che avrebbero menato le streghe nel caso fossero apparse, no? E quindi tutti al ROCUL (che poi era niente di più che il nome dialettale di un alpeggio con due baite diroccate: la baita "delle streghe" e quella "dell'orco"). Del resto se non si passava dal ROCUL, io mi rifiutavo di andare per funghi e, visto che ero troppo piccolo per stare a casa da solo, non ci sarebbero potuti andare nemmeno loro.

Tutti i venerdì sera all'una di notte ero ancora in piedi a vedermi Notte Horror su Italia Uno: d'altronde avevo 11 anni. Le mie battaglia per l' "emancipazione" le avevo già vinte da un pezzo. E avevo combattuto non solo per me, ma anche per tutto il popolo (nello specifico per mio fratellino, che a 4 anni era lì con me davanti alla tv).

E quante nottate, sul divano, a guardare le imprese di Freddy Krueger e di Jason! Bei momenti, bei ricordi.
E' in quei frangenti che cominciai a capire qualcosa: nonostante i film dell'orrore mi facessero paura….avere paura guardando un film horror era tremendamente divertente! Iniziai ad elaborare e razionalizzare quel concetto che da bambino percepivo solo come "avere paura per finta".
La conferma dei miei dubbi la ebbi quando mio fratellino di 4 anni scoppiò a piangere a dirotto perchè avevano ammazzato lo Squalo 4 ! Eh già, proprio loro, quei cattivi dei "buoni".

Allora lì ho definitivamente compreso la verità. Ho capito che l'horror non si sceglie. Non è colpa del nonno e delle sue fiabe del terrore, o dei genitori che ti portano al "Rocul" e ti lasciano in piedi a veder film dell'orrore quando dovrebbero spedirti a nanna, o se magari hai un fratello maggiore che ti fa vedere gli horror con lui.
Semplicemente è genetico.

Nasci così. Magari ti fa paura pigliare l'aereo. Magari svieni se ti fai un taglio al dito preparandoti un panino. Ma ti piacciono gli horror!
Invia una mail all'autore del commento thohà  10/05/2012 15:15:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio! Che commento carinissimo! :-)))
Jolly Roger  14/05/2012 14:23:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie :-)))

mi sono divertito a ricordare la mia infanzia
anche se è molto simile all'infanzia di molti altri

ciao!