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CHI SEI? regia di Ovidio G. Assonitis, Robert Barrett

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  29/03/2013 11:41:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo essere rimasta incinta Jessica comincia a dar segni di squilibrio, dapprima apatica poi sempre più aggressiva nei confronti di chi le sta intorno degenera parallelamente con la crescita vertiginosa del suo grembo. Un uomo rievocante il passato sembrerebbe sapere molto al riguardo, ed è a lui che si affida ciecamente il marito per salvare la sfortunata consorte da quella che è a tutti gli effetti una possessione diabolica.
Le strizzate d'occhio a "L'esorcista" e soprattutto a "Rosemary's baby" abbondano, inutile negarlo, però "Chi sei?" riesce a seguire vie narrative esclusive evitando la patetica scopiazzatura mediante una lettura laica dei fatti, ovvero ripulita da ogni aspetto religioso (si nota solo un piccolo accenno nell'introduzione) e la totale assenza di preti o scene di esorcismo.
Un horror demoniaco quindi anomalo e presentato con voce fuori campo dallo stesso re degli inferi, magnanimo nello spiegare a grandi linee i suoi piani oscuri, ovvero un subdolo divertimento che spingerà i protagonisti ad essere null'altro che burattini facilmente manovrabili.
Alle classiche scene di possessione ricche di contorsionismi, alterazioni della voce e vomitate verdastre si accompagnano fenomeni più vicini all'horror classico e associabili all'agire dei cosiddetti poltergeist. Tutto funziona per bene inducendo una certa inquietudine, complice la regia ricercata, a tratti allucinogena, di Assonitis, oltre all'efficace utilizzo di sinistre sonorità alternate alla colonna sonora di spessore composta da Franco Micalizzi.
Buona la prova degli attori, un terzetto convincente con i coniugi Gabriele Lavia e Juliet Mills sugli scudi, quindi Richard Johnson, più vittima che carnefice, pronto a tutto per evitare un destino in apparenza segnato.