Dom Cobb 8 / 10 03/03/2013 19:08:18 » Rispondi Frank Martin è un ex-militare che fa di mestiere il "trasportatore": accetta il trasporto di qualsiasi merce senza fare domande e seguendo tre semplici regole: mai cambiare i patti, mai fare nomi, mai curiosare nei pacchi. Quando però, durante un incarico come un altro, cede alla tentazione di infrangere l'ultima regola e scopre che nel pacco si trova una bellissima ragazza orientale, Frank capirà a proprie spese di essersi cacciato in un mare di guai... Fra tutti i "filmettini" prodotti in Francia, "Transporter" si distingue dalla massa per la sua qualità più che decente per un B-movie. Questo film, inoltre, è anche quello che più esprime la stoffa di cui è fatto Luc Besson produttore/sceneggiatore. Quando, infatti, si trova dietro la macchina da presa, il più americano dei registi francesi riesce a creare dei prodotti in generale pregevoli, unendo il suo immaginario visivo (vedasi Il Quinto Elemento) o le bizzarrie psicologiche dei suoi personaggi (vedasi Leon e Nikita) con massicce dosi d'azione. Quando, invece, Besson predilige il ruolo di "supervisore", la mancanza dei primi due elementi viene compensata dal mestiere e dall'abilità del regista al quale viene affidato l'onere di compiere la concreta realizzazione del progetto. E, in questo caso, il risultato per un fan dell'azione non è affatto disprezzabile. La trama in sé conta piuttosto poco, tant'è vero che la non troppa attenzione che le viene riservata genera anche delle lievi incongruenze
Il secondo camion che, dopo l'inseguimento finale, sparisce di scena, la macchina col cattivone cinese che si schianta e, poco dopo, riappare.
che, però, non infastidiscono eccessivamente. Piuttosto poco contano anche i personaggi, analizzati in modo piuttosto superficiale ma ai quali le interpretazioni degli attori (fra cui un Jason Statham perfettamente a suo agio) calzano a pennello. Dunque, cos'è che salva il film nel complesso? Innanzitutto, l'azione, girata benissimo, forse non molto spettacolare, ma molto creativa, specie nei corpo a corpo;
Vedasi il protagonista che si versa addosso olio di motore per rendersi sdrucciolevole o i vari modi in cui, per mettere fuori gioco l'avversario, utilizza la propria maglietta(!)
poi, un'ironia ben piazzata, garante di non pochi momenti divertenti e battute davvero simpatiche.
E che mi dite dei cinquemila bossoli che i miei agenti hanno trovato davanti a casa vostra? Avranno sbagliato casa!
Infine, la breve durata unita a un ritmo supersonico, specie negli ultimi venti minuti, vero e proprio susseguirsi di scontri ed inseguimenti. In conclusione, Transporter, per quello che è, è un gran bel film d'intrattenimento: di certo non un capolavoro, ma perfetto per una serata in allegria.