caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BLUES HARP regia di Takashi Miike

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
quadruplo     7 / 10  14/02/2007 17:13:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Blues Harp fa parte di quei film di Miike senza estremizzazioni, ne`scene eccessivamente violente o non sense.
Il regista dimostra di poter raccontare una storia senza questi elementi che caratterizzano gran parte della sua filmografia con risultati apprezzabili.
Il film si svolge nel sud del Giappone, in una citta` dove e` presente una delle piu` grandi basi americane del Pacifico. L`ingombrante presenza straniera si ritrova in uno dei due protagonisti: Chuji (per meta` giapponese e meta`americano), un barista che per arrotondare spaccia (o uno spacciatore che per arrotondare fa il barista). L`altro protagonista, Kenji, e` uno yakuza che mira ad avere il controllo della malavita locale.
Per un casuale episodio, i due si incontrano e le loro storie risultano cosi intrecciate.
Blues Harp e` comunque un film con i tipici temi di Miike, come la mancanza di un origine e di un`appartenenza ad un luogo o ad un`etnia specifica (la parola inglese rootless rende meglio il concetto) da parte del protagonista e il parallelismo tra due individui che, partendo da ruoli sociali o personalita` differenti, si ritrovano allo stesso livello.
Miike inoltre affronta chiaramente il tema dell`omosessualita`: se uno ci fa caso questo e` presente (in maniera piu` o meno nascosta) in moltissimi suoi film ma viene analizzato dichiaratamente solo qui.
Il film si ricorda anche per essere uno dei piu` "musicali" del regista giapponese, sia nel senso dello spazio dedicato ad essa all`interno del film sia per il suo uso nello spiegare la mescolanza di etnie (e quindi di generi musicali) nella citta` in questione.
In conclusione, Blues Harp risulta ben fatto e interessante, con un discreto finale (differente dai canoni occidentali). Se pero` si vuole vedere un film con le caratteristiche che hanno reso famoso il regista nipponico e` meglio guardare altrove.