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UN AMORE SPLENDIDO regia di Leo McCarey

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stratoZ     7 / 10  08/02/2024 13:08:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Parliamoci chiaro, in questo film McCarey ricicla sia se stesso che oltre vent'anni di film sentimentali dei suoi più noti colleghi hollywoodiani, non c'è bisogno di dire chi, tuttavia nonostante un'originalità che latita e uno sviluppo che chiamare prevedibile è un eufemismo l'ho trovata una commedia sentimentale - poco commedia e molto sentimentale, anzi con un ricalco drammatico che diventerà prevalente nella seconda parte - molto elegante, toccante e con una messa in scena impeccabile, che mostra l'abilità dell'autore, ormai espertissimo in questa tipologia di film, che seppur non arrivando né ai livelli di lirismo di film come "Make a way for tomorrow" né a componenti comico/dissacranti come visto nelle collaborazioni con Laurel&Hardy o i Marx Brothers, realizza un film di mestiere godibile, mai eccessivo e che riesce a toccare le giuste corde, dosando sapientemente il miele.

Gli archetipi che ricorrono sono tanti, partendo dal protagonista, un affascinante Cary Grant che interpreta un dongiovanni scansafatiche, che non ha mai lavorato in vita sua e campa sulle spalle delle ricche donne con cui sta, ora in ritorno dall'europa è promesso sposo di una ricca ereditiera, ma come prevedibile in questo tipo di film non andrà tutto liscio, e ovviamente sulla nave incontra Terry, una cantante fidanzata con un ricco industriale, con la quale ha subito un'intesa non da poco.

Da lì in poi vi sarà l''escalation sentimentale tipica di questi film, con alti e bassi, con momenti toccanti e una discreta dose di comicità elegante e molto dentro le righe, Cary Grant specialmente col suo carisma riesce a caratterizzare un personaggio che si dimostrerà più profondo delle apparenze, come si può ben vedere nelle toccanti scene riguardanti la nonna - piccolo fuori tema: la nonna nel film dichiara di avere 82 anni, Cary Grant al tempo delle riprese avrà avuto tra i 53 e i 54 anni, seppur ben portati, non lo so Rick… -

La seconda parte si tinge di drammatico e mostra una sorta di accanimento del fato contro la coppia con una serie di vicissitudini ingombranti che costringe entrambi ad una lontananza forzata, oltre all'imbarazzo di Terry nel mostrare la sua nuova condizione all'amato, probabilmente per la paura di non corrispondere più le sue aspettative, ovviamente il finale sarà riconciliante e discretamente melenso, con i soliti ribaltamenti e le uscite dell'ultimo minuto che cambiano drasticamente la situazione, da classico melodramma sentimentale hollywoodiano.

McCarey gioca bene registicamente, sia grazie ad una coppia di attori molto carismatici sia grazie ad una componente visiva di alto livello, dai colori vividi della fotografia - splendidi alcuni momenti in europa, come in Costa Azzurra ad esempio, mostrata con un fascino romanzesco - ad una regia molto vicina ai soggetti, sempre all'erta sui primi piani per cogliere le emozioni, che non rinuncia a componenti fortemente malinconiche, come quell'attesa snervante sull'Empire State Building, con quell'ascensore in cui manca sempre la persona giusta che progressivamente sembra spezzare il cuore del protagonista.

Non è un film eccezionale, ma parliamo di un piccolo classico sentimentale hollywoodiano e una delle ultime pellicole di un autore fin troppo sottovalutato, che qui ancora una volta mostra la sua abilità dietro la macchina da presa.