gerardo 7 / 10 12/10/2006 00:35:26 » Rispondi Black Dahlia sembra più un film sulla Los Angeles cinematografara degli anni '40, cruenta e corrotta, del mondo pericolosamente dorato di Hollywood, macchiato di "sangue e sperma" (definizione del cinema contemporaneo data dall'esimio, grandissimo storico Eric Hobsbawm, con particolare riferimento a quello del nostro De Palma*...), che un noir con una propria anima indipendente. Eppure si vede poco la città (certo, è scenograficamente ed economicamente comprensibile), ma De Palma riesce comunque a parlarcene attraverso i percorsi investigativi o criminosi dei suoi protagonisti, al loro inevitabile intreccio umano e morale. De Palma, grazie anche alla sontuosa scenografia di Ferretti e alla fotografia in seppia di Vilmos Zsigmond, mette in scena un immaginario, che è quello hollywoodiano, di una Hollywood del passato, fatta di oscure vicende, ma soprattutto di film e pellicole. E' un'altra (questa più di tutte) rappresentazione della sua cinefilia, nella quale però vengono tanto celebrati quanto demistificati gli elementi fondamentali del suo film: Hollywood/Los Angeles e la sua creatura più nota, il cinema (nel suo duplice aspetto di arte e industria). Per il resto, rivolgersi a Kater qualche commento più sotto...