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SANSONE E DALILA regia di Cecil B. DeMille

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steven23     8 / 10  17/01/2015 15:42:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che DeMille abbia fatto lavori migliori di questo (poi neanche così tanti) è indubbio, così come è indubbio che nel genere storico-biblico ha sempre mostrato di saperci fare... e lo dice chi non ha mai apprezzato del tutto questo filone anzi, direi l'esatto contrario.

"Sansone e Dalila" è la dimostrazione di questa sua capacità. Ora, personalmente non conosco a dovere la vicenda narrata nella Bibbia e dubito questa gli sia del tutto fedele, ma francamente m'importa poco. E' romanzata, ridondante, sfarzosa? Beh, se il risultato finale è questo ben venga, almeno per quanto mi riguarda. Inoltre, leggendo sul web opinioni varie, mi aspettavo scene di combattimento pessime e un finale con il crollo del tempio palesemente finto, e invece la visione ha smentito ognuna di queste cose. Considerando l'anno di produzione c'è più realismo in queste scene rispetto a quanto non ce ne sia in molte pellicole girate nel terzo millennio.
Per quanto riguarda altri aspetti del film direi che la regia è senza dubbio buona e in pieno stile DeMille (in certi punti persino più ridondante che in altre sue pellicole, ma ripeto che la cosa non mi ha infastidito) e la storia scorrevole e in grado di non annoiarmi per nemmeno un minuto delle due ore e dieci totali; del resto il regista sapeva bene come intrattenere un pubblico allora con pretese molto diverse da quelle del pubblico attuale.
I punti di forza della pellicola, però, sono altri, su tutti gli sfavillanti costumi a cui hanno messo mano non certo due nomi da poco: sto parlando di Edith Head e Dorothy Jenkins, rispettivamente otto e tre oscar ciascuna. Il risultato qui è eccezionale e si portano a casa l'Oscar (la Head riuscirà addirittura a prenderne un altro per "Eva contro Eva" nello stesso anno).

L'altro punto di forza è il cast anzi, meglio dire un membro del cast. Andiamo per esclusione. Angela Lansbury sicuramente no, e non solo per la breve permanenza sullo schermo. Victor Mature nemmeno; per carità, la parte affidatagli è ideale ma come attore non riesce a convincere, in particolare a causa di quella strana espressione fissa sul suo volto. Non è nemmeno George Sanders: il fantastico DeWitt di "Eva contro Eva" qui se la cava più che bene ma il suo personaggio appare in netto contrasto con il tipo di pellicola al quale ha preso parte; silenzioso, sotto le righe, quasi agli antipodi di un sovrano classico.
Non rimane che Hedy Lamarr, e non poteva essere altrimenti. A differenza delle altre pellicole dove l'ho vista quasi sempre far da spalla qui il fulcro della pellicola è la sua Dalila. E lei fa proprio "suo" il personaggio, letteralmente. Lo plasma e lo amalgama perfettamente allo spirito della pellicola; gli da la giusta incisività, a volte va sopra le righe sia per quanto riguarda i dialoghi che gli atteggiamenti ma, cosa più importante, non perde mai, nemmeno per un istante la focosa sensualità che è stata in grado di esternare sin dall'inizio. E gli abiti discinti e sfarzosi non fanno altro che valorizzarla, compreso quel magnifico vestito in piume di pavone (vere ) indossato durante il finale.
Spaventosamente bella e perfida!!

Insomma, alla fin fine una pellicola inverosimile quanto si vuole, ridondante, sfarzosa, esagerata ma comunque un giocattolone davvero spettacolare e assolutamente godibile, almeno dal mio punto di vista. Bisogna anche saper realizzare pellicole del genere, e a DeMille questo va senza dubbio riconosciuto.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  17/01/2015 16:07:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando ho letto che avevi commentato 'Sansone e Dalila' ci avrei messo la mano sul fuoco che avresti accusato un debole per la Lamarr, qui riuscirebbe a sedurre anche chi ha gusti dissimili dall'eterosessualità. Poi il gioco ad esclusione, dai sei un libro aperto :D di lei ho visto questo e 'Vieni a vivere con me' che ho anche commentato ma urge senz'altro un approfondimento.
steven23  17/01/2015 16:16:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ricordo il tuo commento sul fascino della Lamarr necessario di un porto d'armi xD (questa frase mi è rimasta impressa anche a distanza di tempo).
Per il resto lo ammetto, sono "decisamente" un libro aperto in questi casi, in più tu oramai mi conosci abbastanza per saperlo ancor prima di altri... e poi basterebbe leggere i miei altri due commenti ai film in cui ho visto l'attrice e inventrice austriaca: uno è appunto "Vieni a vivere con me" e l'altro "Le fanciulle delle follie".
Già da lì è chiaro il mio schieramento, con la differenza che in quelle due pellicole fa poco per esternare la sua sensualità (ci pensa la naturalezza a farlo), qui invece il potenziale è utilizzato al 100% con risultati per me deleteri xD
Ma non solo per me, su questo sono sicuro :D
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  17/01/2015 17:12:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto ora che l'avevi commentato anche tu, letto anche l'altro, noto che oltre alla recitazione un inciso sulla bellezza ti ha spinto a farlo :D
Fa parte di quelle attrici (mi viene in mente la Darnell) che se le metti nel loro campo (la seduzione, il peccato, l'adulterio) rasentano la perfezione, non sono versatili come le top ma nel loro genere e in particolare nei panni della femme fatale non c'è critica che tenga.
In questo film ci furono delle beghe con la costumista, la Head lo ammise ma a detta di lei rimane la sua performance migliore. Comunque DeMille è uno di quei gestori di risorse che meglio seppe valorizzare la figura femminile in ambito storico, la Colbert in 'Cleopatra' in cui si spinse a fargli fare un bagno nel latte, la Baxter ne 'I Dieci Comandamenti' e nell'epoca del muto Gloria Swanson.