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COSI' LONTANO COSI' VICINO regia di Wim Wenders

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M|zaR     8 / 10  23/01/2010 14:37:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarebbe un 7 e mezzo, ma l'8 è funzionale nella misura in cui si leghi il film al suo prequel. Lo sguardo non è più fisso sulle ferite di Berlino, ma sull'Europa. Il muro è caduto e paradossalmente si trascina tra le macerie anche la poesia. Un paese che ha imparato a rialzarsi, che sporadicamente ritorna sulle scene di una sanguinolenta guerra combattuta da protagonista, si vede catapultato nell'Europa dei vizi e delle trasgressioni, nella fattispecie tra le grinfie dei più loschi commerci...dalle armi alla pornografia. Cassiel si è fatto uomo ma ripensandoci, tornerebbe volentieri indietro...lotano da quella Terra che fino a qualche anno prima lo aveva incantato e che adesso percepiva solo come viziata e crudele... crudele come il tempo, il binario sopra il quale la vita deve necessariamente sfrecciare, forse troppo velocemente per un ex angelo che in fin dei conti non era così pronto come Damiel al grando passo. Dal bianco e nero si passa ai colori, per altro suggestivi. La sceneggiatura è orfana di Handke e si vede, come del resto la scenografia è povera del Muro che ne aveva fin troppe di storie da raccontare. Colonna sonora notevole con l'apporto importante fra gli altri degli U2 e Lou Reed. Otto Sander appassionato e coinvolto. Natassia Kinski bellissima e intensa nei panni di Raphaela. Willem Dafoe fà suo il ruolo come meglio non poteva. Cameo significativo di Gorbaciov (forse il massimo fautore dalla caduta del Muro). Regia di Wenders scanzonata (come l'Europa su cui Berlino si è finalmente affacciata) e quindi efficace. Degno seguito del prequel... degno evolversi dalla storia dell'umanità