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IL PROCESSO regia di Orson Welles

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  18/09/2010 13:36:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Orson Welles non provava alcuna simpatìa per il personaggio di Joseph K. e in questo la trasposizione del classico di Kafka lo dimostra (...). Eloquente nella sua metafisica (giusto un pò didascalica a tratti) il film è certamente il più controverso di Welles e il più spiazzante. Per quanto moderatamente fedele al testo letterario, è universalmente acclamato come un capolavoro del cinema mondiale per la sua indiscussa bellezza tecnica e scenografica, e al tempo stesso criticato per l'esposizione quasi inerme che dà del personaggio.
Molti critici hanno ampiamente criticato la scelta di un attore come Perkins per il personaggio di Joseph K., e personalmente non sono d'accordo. Forse le nevrosi (anzichè il fatalismo brutale di Kafka) stridono con la complessità di Joseph, ma testimoniano comunque lo strano disagio di cui è permeato il film, un'angoscia che va ben oltre una rappresentazione quasi Catartica di un martirio (annunciato?) sociale