matteo200486 8½ / 10 18/02/2010 09:40:05 » Rispondi Nato dopo Touch of Evil, Il Processo presenta una caratteristica piuttosto comune delle produzioni di Welles: i ridottissimi mezzi. Ma Il Processo è anche un film il cui sviluppo e le cui caratteristiche sono conformi alle volontà di Welles, proprio come Quarto Potere. Un incipit bellissimo utilizzando la tecnica dello schermo a spilli, che arricchisce la pellicola di un valore aggiunto straordinario. Il mistero infuso alle vicende sin dagli albori del girato appassiona, incuriosisce e con il procedere il tutto diventa più oscuro. Il film è senza ombra di dubbio difficile, ma è tremendamente affascinante, con la rappresentazione folle della piccolezza dell’imputato di fronte all’enormità della legge. Gran film.
Ciumi 19/02/2010 07:19:09 » Rispondi ‘Azz, Matteo duecentomillesimo, ti stai divorando tutta la filmografia di Welles. Ottima scelta. E questo “Il processo” (che è forse il mio preferito) lo descrivi davvero bene: “con la rappresentazione folle della piccolezza dell’imputato di fronte all’enormità della legge”; definizione molto.. kafkiana. Complimenti.
Tra l’altro, di Alexander Alexeieff, l’autore del bel prologo illustrato, avevo visto un corto d’animazione, sempre realizzato con la tecnica a spilli, davvero affascinante: “Le Nez” (“Il naso” di Gogol), tra surrealismo ed espressionismo. Se t’interessa, ti segnalo il link su youtube. Parte 1:
matteo200486 19/02/2010 09:51:06 » Rispondi Grazie mille, molto interessante! Si mi sono dedicato a Welles perché dopo anni che mangiavo pane e cinema ho deciso di colmare delle lacune storiche grandissime ed è stata per me come una droga. I film di Welles mi sono piaciuti tantissimo. Ora ho disponibile Storia Immortale, poi mi darò ad altro penso a Lang.
Questa tecnica, a me che sono un profano, mi pare di una complessità assurda perché, se non sbaglio, la luce e i giochi d'ombra hanno un ruolo centrale. Veramente belli.