Goldust 7½ / 10 30/05/2017 16:22:42 » Rispondi Elogio della fantasia all'ennesima potenza nonché sincera riflessione sul "diverso": manca una netta presa di posizione sull'alcolismo del protagonismo ma forse non era l'obiettivo principale del racconto, che va detto funziona benissimo nel suo meccanismo di stralunata commedia degli equivoci. James Stewart vi si immerge con la consueta classe e sono impagabili le sue smorfie nei confronti dell'immaginario Harvey ed i suoi inviti a cena in serie con tanto di biglietto da visita!