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THE ITALIAN JOB regia di F. Gary Gray

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Spotify     7½ / 10  30/06/2017 14:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran bell'action con un cast di future star del genere. Un film davvero divertente, coinvolge per tutta la durata grazie al suo ritmo frenetico e alle fracassone sequenze d'azione.
Ovviamente si tratta di un prodotto molto commerciale, però, il regista riesce a giocarsi bene le sue carte in quanto, pur sfornando la più classica delle americanate, sfodera una regia che rende protagonista l'astante stesso.
La storia comincia a Venezia. Un gruppo di ladri professionisti, Charlie, Steve, Lyle, Rob, Left Ear e John, si prepara a fare un gran colpo. John, il più vecchio della banda, è colui che guida l'operazione. L'obiettivo è una cassaforte piena di lingotti d'oro contenuta in un palazzo. Attraverso un abile stratagemma, il gruppo riesce a portare a termine il furto per poi rifugiarsi in Austria. Qui, avviene il tradimento di Steve, il quale uccide John, si libera degli altri ex-compagni e fugge con l'oro. Un anno dopo, la vicenda si sposta in America e la banda è ancora bramosa di farla pagare a Steve. Così Charlie, chiede a Stella, la figlia di John, di dare una mano al gruppo per attuare un piano contro il traditore Steve. La ragazza inizialmente rifiuta, però poi, desiderosa di onorare la memoria del padre ucciso, si assocerà al gruppo di rapinatori per vendicarsi di Steve.
La cosa che rende la pellicola così frizzante, è a parere mio, una impressionante fluidità, presente in ogni elemento. Il lungometraggio scorre via liscio, non ci sono mai intoppi o situazioni macchinose. Tutto carbura ad una velocità impressionante e viene sparato in faccia allo spettatore che tra una scena e l'altra, non ha nemmeno il tempo di respirare.
I personaggi sono tutti ben delineati e caratterizzati. La direzione degli attori l'ho trovata ottima, tutti calati perfettamente nel proprio ruolo. Ognuno ha una sua personalità, un qualcosa che li contraddistingue l'uno dall'altro. Il regista si rifà anche a dei tipici stereotipi: abbiamo il classico spaccone che sarebbe Rob, Lyle è l'altrettanto classico hacker/nerd, abbiamo poi il saggio Charlie e la spregiudicata Stella. Tutti soggetti alla fine, basati su dei clichè piuttosto standardizzati, che però riescono in men che non si dica a prendersi la simpatia dello spettatore. Oltretutto il director concede a ciascuno il giusto spazio. Difatti gli attori, pur essendo tanti, sono tutti protagonisti, non c'è qualcuno che sovrasta gli altri. Poi si, l'attenzione maggiore se la prende Charlize Theron, però è un fatto relativo. Gary Gray riesce a formare un vero e proprio team di personaggi.
Il ritmo è frenetico. Mai un attimo di pausa o di sosta. E' un tutto un continuo tripudio di emozioni travolgenti, le quali ti incollano letteralmente alla poltrona. La narrazione è semplice, ma dinamica e fluida. Gray ha agito con notevole mestiere.
Un plauso al montaggio di Christopher Rouse, davvero eccezionale.
Le scene d'azione sono splendide: abbiamo inseguimenti a go-go dove l'adrenalina sale a mille, tutta la sequenza iniziale della rapina a Venezia è girata magistralmente e non mancano nemmeno momenti di discreta tensione.
C'è da dire anche un'altra cosa: la pellicola è si, sullo stile tipico degli action americani fracassoni, però Gray, dal mio punto di vista, riesce, per lo meno in parte, a mascherare questa cosa qui. Si, perchè io ho visto, persino nelle parti più convulse, una certa eleganza nel girare. E questa eleganza, rende alcune sequenze, meno inverosimili di quel che in realtà sono.
Il finale è bellissimo: innanzitutto regna il caos più totale in quanto ci sono incidenti stradali, semafori impazziti, elicotteri, sparatorie e chi più ne ha più ne metta. Tanto, tantissimo spettacolo. Poi si, è ovviamente un epilogo piuttosto scontato, però l'astante si consola con l'alto tasso pirotecnico.
Grandiosi gli effetti speciali, molto credibili pur essendo parecchio sopra le righe per il tipo di pellicola. Usati benissimo dal regista.
Il cast vede tantissime star attuali, che all'epoca, stavano cominciando a mettersi in mostra.
Spicca la presenza del veterano Donald Sutherland, il quale compare solo all'inizio, ma ancora una volta, da prova della sua professionalità.
Tuttavia, non è semplicissimo dare un giudizio su ogni singolo attore, perchè, come ho detto prima, il director plasma gli interpreti in un unico protagonista, nessuno sovrasta nessuno, quindi non c'è esattamente uno più bravo dell'altro.
Comunque, soddisfacente la prova Statham, come sempre a fare il duro della situazione.
Wahlberg sa il fatto suo, sul pezzo come al solito.
Sulla Theron basta il fatto che è una gnocca da paura.
Norton leggermente sottotono, non proprio una delle sue interpretazioni migliori.
Simpaticissimo Seth Green, il quale incarna con mestiere lo stereotipo del nerd esperto di informatica.
Scenografia buona, di certo non originale, però è adatta alla storia. In alcuni casi sfruttata bene dal regista.
Valida la fotografia.
La sceneggiatura è di tutto rispetto. Le idee non mancano, alcune tra l'altro sono anche interessanti.


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Stesura dei personaggi ottima, impianto narrativo elementare me efficace, diverse situazioni intriganti. Dialoghi frizzanti e che mantengono alta l'attenzione.
Tra le poche note stonate, non mi è piaciuto come è stato impiegato Edward Norton, secondo me sprecato. Viene spesso relegato in secondo piano. E per un attore del suo calibro, questo non può essere.
Già di per se, l'attore di Boston non fa una gran performance, inoltre, anche Gray non fa meglio, difatti non sfrutta a dovere l'interprete. Il personaggio incarnato da Norton appare spesso come un puro elemento di supporto e niente di più. Non convince sotto diversi punti di vista, primo fra tutti, quello della cattiveria. In altre circostanze poi, appare davvero fesso.

Conclusione: un action intenso, divertente ed energico. Non è solo il classico film-giocattolo per passare una serata, è qualcosa di più. Da premiare la grande regia di Gray e gli effetti speciali.
Lo consiglio a tutti quelli che amano questo tipo di cinema.
Il 7 e mezzo ci sta tutto.