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NON E' PECCATO - LA QUINCEANERA regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  17/09/2006 23:57:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Operina gradevole e squisitamente ipocrita, "Quinceanera" tenta - riuscendovi solo in parte - di tracciare uno spaccato sociale e generazionale della comunità messicana, di cui sinceramente - sia detto con tutto il rispetto possibile - non vorrei mai far parte.
Il senso della forte cristianità, al di là dei riti che la compongono, diventa solo un'apologo abbastanza squallido della moralità che decide di interrompere gli affetti familiari (con quale faccia non si sa) esclusivamente per ragioni morali.
I due registi avrebbero dovuto soffermarsi maggiormente sui particolari, per esempio sull'attaccamente terreno degli anziani verso la loro dimora, che in questo caso diventa fatale, mentre esibisce una serie di figurine patinate e convenzionali sulla società e gioventu' messicana.
Non esattamente un film "alla Almodovar" e questo mi dispiace. Manca la dissacrazione dell'autore spagnolo, e tutto resta nel segno di un conformismo aberrante, lesivo, molto nazional-popolare.
Il film sconfina nel kitsch soprattutto negli orridi filmati sulla festa della Quinceanera, che esibiscono quel falso senso di famiglia unito che è assai antitetico alla storia del film, o nelle svenevoli effusioni della giovanissima protagonista con il fidanzatino.
Tuttavia la vita delle coppie alternative (gay) è resa con discreta efficacia, evitando gli stereotipi tipici del genere.
La scelta di ripiegare su un modello maschile "latino" virile e palestrato è azzeccata perchè rivela la circostanziale identità sessuale del giovane indipendentemente dalle sue scelte.
Il finale getterebbe nello sconforto qualsiasi esegeta della questione: è pronta la riabilitazione per questi oscuri "peccatori".
Stendiamo un velo pietoso, e strappiamo una sufficienza "morale" a questo film, fingendo di coglierne solo gli aspetti positivi