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SUSPENSE regia di Jack Clayton

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Spotify     8 / 10  02/10/2016 06:14:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo horror come se ne facevano una volta. Altro che i film del terrore di oggi, questo qui è un vero gioiello che merita di diritto di stare nei ranghi alti del cinema dell'orrore. "Suspense" è un'ambigua ghost story, non rispecchia pienamente i canoni del genere, in quanto il regista mischia, la storia di fantasmi col dramma più classico. Ne viene fuori un'opera che è tranquillamente catalogabile nel genere horror, ma con le venature drammatiche, diventa di conseguenza, vero e proprio cinema di qualità. La storia vede Miss Giddens, una donna sulla quarantina, che accetta l'offerta di fare la governante di una enorme villa di un noto uomo d'affari. Il compito più importante della Giddens, sarà prendersi cura dei nipoti dell'uomo, i quali sono rimasti senza genitori e a parte il ricco zio, non hanno nessun parente. La nuova governante, che all'inizio si troverà subito a suo agio nella villa e nello stare insieme ai bambini, col tempo comincerà a notare comportamenti sempre più strani dei due orfani, scoprendo man mano che la villa è popolata da due presenze, le quali si manifestano attraverso i bimbi stessi. Toccherà alla donna salvarli. Qui stiamo parlando di una ghost story molto meno esplicita di altre uscite negli anni 60 e 70. La trama va spesso a intrecciarsi con elementi che sono al di fuori del genere, i quali donano un aspetto davvero misterioso e intrigate al film. Clayton secondo me, fa un lavoro fantastico, da alla pellicola un impronta estremamente personale, creando un'atmosfera orrorifica notevole, difficilmente riscontrabile negli horror usciti negli ultimi 3 decenni. Innanzitutto da citare una tensione che mette KO lo spettatore. Mai provata una simile angoscia visionando un horror, e pensare che questo qui è datato 1961! Si respira un'aria cupa, tetra, per niente rassicurante. E la bravura del director nel creare quest'aura minacciosa, si vede nella straordinaria valorizzazione degli interni e degli esterni. Per quanto riguarda i primi, eccezionali sono le sequenze girate in notturna, come quella dove Miss Giddens gira confusa per gli immensi corridoi della casa, tormentata dalle voci dei malefici spiriti. Scena secondo me da antologia. Oppure anche di giorno, quando la nostra protagonista girovaga sola per la villa, c'è un certo senso di inquietudine, che aumenta quando si imbatte spesso in tante stanze vuote, dall'aspetto fosco e desolato (vedi spoiler). Per quanto riguarda gli esterni, beh, le sole inquadrature sul laghetto con il rispettivo prato tutt'intorno, fanno venire i brividi, specie quando la ragazzina si mette sotto il gazebo tutta sola, canticchiando quel sinistro motivetto. Per non parlare poi di quando sul prato viene inquadrato il fantasma della donna, da pelle d'oca. Altra cosa che fomenta molto questa suspense, è una giganteggiante fotografia. Ha dei toni quasi gotici, i quali vengono messi in rilievo soprattutto di notte. Durante il giorno, il bianco viene schiarito ulteriormente, dando un'impronta depressa, decadente. Durante la notte invece, è il nero a prevalere con forti toni dark, i quali rendono le scene che seguono davvero opprimenti. Insomma, la pellicola per 100 minuti fa stare parecchio in angoscia, la quale non cala mai, o se cala, ritorna prepotente dopo pochi minuti con una nuova e innovativa sequenza inquietante. Direzione degli attori sublime, ragionatissima e complessa. Mica facile al tempo far recitare a due bambini di 11 e 12 anni, due ruoli così complicati, ma Clayton riesce nell'intento e meglio non poteva fare. Credibilissimi entrambi. Anche con la Kerr è stato fatto un lavoro strepitoso, resa versatile e anche pazzoide all'occorrenza. Personaggi caratterizzati divinamente, hanno psicologia da vendere, tutti sono strani, misteriosi e a tratti malsani. Gente stramba, da non passarci insieme una serata. Il ritmo è scorrevole, si alternano perfettamente momenti cadenzati e momenti più concitati, anche se i primi predominano. D'altro canto, essendo questa una storia di indagini e sotterfugi con alone soprannaturale, è stato decisamente meglio narrare la pellicola in maniera introspettiva e non impulsiva, accelerando solo dove era necessario. E poi, così facendo, viene mantenuta ben salda la tensione. Il finale forse non è perfetto, Clayton scade parzialmente nel prevedibile, tuttavia è bello lo stesso ed ha l'ultimissima sequenza che lascia davvero di stucco (vedi spoiler). Però si poteva far meglio. La scenografia è strabiliante, come ho scritto prima, è valorizzata fantasticamente dal regista. La villa sia strutturalmente che visivamente è perfetta per una storia di fantasmi con gli esterni che non sono da meno, molto suggestivi. Il cast è da fantascienza: Deborah Kerr è unica, interpretazione magistrale. Penso che la sua sia stata una delle performance femminili migliori che mi sia mai capitato di visionare. C'è tutto: teatralità, drammatizzazione, emotività, una straordinaria intensità e un attaccamento che sembra vero nei confronti di Miles e Flora. Nelle sequenze in cui si trova faccia a faccia con i fantasmi, l'attrice britannica fa delle vere facce spaventate, non come quelle patetiche delle attrici teen di oggi. Poi la Kerr, dimostra un'impressionante versatilità, in quanto con i bimbi è spesso dolce, ma all'occorrenza diventa anche severa. Ma secondo me è strepitosa, quando comincia a urlare nei confronti dei ragazzini, predicando di avere ragione sull'esistenza degli spettri. In tali occasioni, l'attrice fa delle facce che fanno veramente impressione, destabilizzano lo spettatore, gli occhi della Kerr diventano quasi spiritati e i dialoghi vengono espressi con una verosimilissima foga. Recitazione da incorniciare. I due bambini sono mitici, grandi performance di entrambi, caratterizzate da luciferine interpretazioni. Tra i due, è gara a chi fa gli sguardi più malefici. Non mancano momenti in cui i due ragazzini si dilettano in situazioni più serie e drammatiche, dando dimostrazione della loro versatilità. Eccellente interpretazione dei dialoghi di ambi due (grandi doppiaggi). Colonna sonora azzeccata, conturbante in certi passaggi e ben usata da Clayton. La sceneggiatura presenta qualche imperfezione, pur essendo generalmente buona: ho trovato un po' forzato il personaggio di Miles, un po' troppo serioso, secondo me dovevano farlo tipo Flora. Poi ho visto troppa facilità nel convincere la cameriera che la villa è infestata, la cosa avviene in modo un po'ingenuo. Infine l'epilogo poteva essere migliorato, ad esempio Flora esce di scena in maniera un po' brusca ed effettivamente non sappiamo che fine fa. Il resto direi che funziona bene, ci sono dei bei dialoghi, specie quelli tra Miss Giddens e la cameriera, densi di mistero. La struttura narrativa è molto ferrea ed elaborata con alcune situazioni degne di nota. Esemplare l'idea di come si manifestano gli spiriti, senza dubbio tra le trovate più originali dell'intero cinema horror. Infine vanno citati i suddetti elementi drammatici che elevano di parecchio la pellicola. Impeccabile la stesura dei personaggi. Dal mio punto di vista, Clayton, attraverso "Suspense", in modo molto implicito, tratta il tema della pedofilia, il quale, se si è attenti durante la visione, è abbastanza intuibile, però il regista lo inserisce comunque parecchio attraverso le righe e immagino che all'epoca, scovare quest'elemento, non deve esser stata cosa facile. D'altronde in un film di paura come questo, nessuno andrebbe a pensare che ci possano essere collegamenti con la pedofilia. Scelta interessante.

Conclusione: una pellicola bellissima, piena tensione, di suspense. Quest'opera ha i suoi punti di forza in una regia pazzesca e un cast da paura. Lo spettatore viene rapito e trasportato in un "elegante" incubo, dove la più lussuosa delle case, può diventare il posto più pericoloso dove poter vivere. Horror leggendario.

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